LA VOCE DI KAYFA

IL RITORNO DEL CAVALIERE DI ARCORE


È bastato che si diffondesse la notizia dell’ennesima discesa in campo di Silvio Berlusconi come candidato Premier per il centrodestra alle elezioni del 2013 per stravolgere  le prime pagine dei quotidiani e dei loro siti on line, dei telegiornali, dei radiogiornali, mettendo in fibrillazione le segreterie dei partiti cominciando da quella del PD che, si spera, non pensi di frapporre al cavaliere Prodi… In un baleno Monti e la crisi economica che da mesi attanaglia il paese sono stati soppiantati nell’ordine dei sommari, dei palinsesti e nei pensieri degli italiani  dalla scelta a sorpresa del cavaliere che in un colpo solo ha mandato alle ortiche la candidatura di Afano,  le primarie autunnali e i progetti di rinnovamento nel partito di sua escluiva proprietà.Scelta che sarebbe motivata dai sondaggi commissionati dal proprietario di Mediaset e della Mondadori alla Euromedia Research diretta da Alessandra Ghisleri da cui risulta che con Alfano candidato Premier il PDL alle prossime politiche non andrebbe oltre il 12% mentre con Berlusconi leader potrebbe arrivare quasi al 30%.È ovvio che trattandosi di sondaggi i dati vanno verificati con la prova dei fatti, ossia con le elezioni. Ma essendo noto che il cavaliere non muove foglia se prima non ha il conforto delle probabilità di successo, c’è da giurare che la sua decisione non sia campata in aria.Non va trascurato che da gran comunicatore qual è Berlusconi conosce bene gli italiani, sa quanto amino affidarsi a un pastore che li guidi verso orizzonti luminosi - si veda l’entusiasmo con cui la folla accolse le sue dimissioni forzate da Premier a novembre convergendo nel piazzale del Quirinale per ringraziare Napolitano per averla “liberata” dall’egida berlusconiana e inneggiare a Monti prossimo inquilino di Palazzo Chigi -; sa quanto sia corta la loro memoria e, soprattutto, quanto siano disposti a perdonare e a credere nelle favole.L’impennata di interesse suscitata dall’annuncio del ritorno in prima linea di Berlusaconi in politica ha fatto sì che nella mente e nei discorsi degli italiani si riaffacciasse la sua immagine sorniona.Già solo questo dato può considerarsi un punto a favore del cavaliere in quanto di colpo, seppure per molti a mo’ di incubo, il suo nome agita la coscienza del paese.Non ricordo chi fu che disse “non importa se di me se ne parla bene o male, l’importante è che se ne parli”.Il cavaliere di Arcore ha fatto la prima mossa in vista delle elezioni, siamo in attesa della contromossa del PD!