LA VOCE DI KAYFA

L'ELOQUENTE SILENZIO DEI MEDIA SU PARMA E GLI ALTRI COMUNI A CINQUE STELLE


 All'indomani delle ultime elezioni comunali, molti di voi sicuramente ricorderanno quanta attenzione i giornali di centrosinistra, ma non solo, prestavano a Parma e agli altri comuni in cui era stato eletto sindaco un rappresentante del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo.In particolare la città emiliana e il suo neosindaco Pizzarotti erano praticamente posti sotto assedio dai cronisti schierati a sinistra, ma non solo, pronti a evindeziare tutti quelli che, a dire del PD il loro partito di referenza, apparivano come gli aspetti peggiori dell'amministrazione grillina; allo scopo di dimostrare all'opinione pubblica, soprattutto a quella parte di elettorato di centorsinistra che, deluso dal Pd, tendeva a convergere i propri voti verso Grillo, quale grave errore stavano commettendo affidando le proprie preferenze al comico genovese e al suo movimento.Con questa filosofia, per quasi due mesi, ossia fino a quando Pizzarotti non ha formato la nuova giunta comunale, la corazzata mediatica del centrosinistra, ma non solo, la quale, cheché se ne dica non è certo inferiore a quella berlusconiana, dalle pagine dei suoi giornali, dai microfoni delle sue radio, dagli studio dei suoi programmi di approfondimento televisivi, non ha fatto altro che denigrare quella lungaggine reputandola testimonianza dell'incapacità dei grillini a governare causa inesperienza in ambito politico.All'imporvviso Parma, il sindaco Pizzarotti e la sua giunta come d'incanto sono spariti dai media di ogni ordine e grado.Se si vuole sapere cosa realemente accade nella città emiliana ci si deve collegare sul sito online di qualche quotidiano locale per accorgersi che, come accade in qualunque altra città italiana, indifferentemente se governata da una giunta di centrodestra o centrosinistra, in alcuni ambiti le cose funzionano egregiamente in altri stentano com'è naturale che sia. Smentendo la leggenda metropolitana alimentata dal centrosinistra e dai suoi media, ma non solo, che i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle sono degli inetti e dunque inadatti a governare.Oggi del Movimento Cinque Stelle e del suo padre fondatore, nonché leader in pectore, Beppe Grillo, si sente parlare solo per la querelle tra lui e Bersani che in queste torride giornate di agosto dalle pagine dei blog, dei giornali e dai palchi dei comizi delle feste di paese se ne sono dette di cotte e di crude in vista delle prossime elezioni politiche che, stando ai sondaggi, oltre a segnare la vittoria del Pd dovrebbero vedere affermarsi come terza forza politica il Movimento Cinque Stelle.Una vera iattura per Bersani e i suoi, ma non solo, se le proiezioni fossero confermate. Tuttavia, a parte le offese verbali a carattere personale, nemmeno per un istante Bersani ha accusato Grillo e il suo Movimento di essere degli incapaci in ambito amministrativo, non avendo evidentemente elementi per farlo.Segno che laddove governano i grillini probabilmente le cose non vanno poi così tanto male, alla faccia di quanti sostenevano e speravano invece il contrario!