LA VOCE DI KAYFA

CONCORSO PER LA SCUOLA: LA PROPOSTA DI PROFUMO PUZZA DI BRUCIATO


Dispiace dirlo, forte è la sensazione che l'attuale governo - insediatosi a fine novembre dello scorso anno per esplicita volontà del Presidente Napolitano allo scopo di porre rimedio ai danni perpetrati al paese dall''ultimo governo Berlusconi -, ami alimentare gli scontri sociali: tra aumenti indiscriminati di tasse, dell'età pensionabile, della pessima gestione degli esodati, di totale assenza nei programmi di una reale politica di sviluppo capace di rilanciare l'economia del paese per fronteggiare la crisi che sta costringendo centinaia di aziende a chiudere mandando sul lastrico migliaia di persone, l'ultima cosa di cui avevamo bisogno era la brillante pensata del Ministro della Pubblica istruzione Profumo di bandire un nuovo concorso per le assunzione nelle scuole; azzerando le gradutaorie vigenti, vanificando anni di sacrifici di migliaia di insegnanti precari che, secondo le intenzioni del Ministro, dovrebbero dimenticare quanto fatto per una vita intera e tornare a concorerre con i neo laureati per sperare in un posto di lavoro.Non solo, la cosa che più di tutte lascia apparentemente perplessi, sottolineo apparentemente, nelle intenzioni del Ministro è che quanti non riusciranno a occupare uno dei posti disponibili per concorso non entreranno più in una graduatoria ma, se vorranno tentare la strada dell'insegnamento, dovranno partecipare a un nuovo concorso. Il primo ci sarà a fine settembre di quest'anno, il secondo nella prossima primavera a cavallo con le elezioni (dunque un ipotetico strumento di voto di scambio del quale potrebbero servirsi quei partiti che, pur essendosi riciclati nel corso degli anni sotto nomi e simboli diversi, da sempre hanno utilizzato la scuola come bacino in cui sistemare quanti tiravano l'acqua al proprio mulino...)Dicevo che la proposta del Ministro lascia solo apparentemente perplessi in quanto, considerando che lo scopo di questo governo non era solo quello di porre rimedio ai danni del precedente ma anche di fare cassa per rimpinguare le casse vuote dello stato, calcolando che tra documenti, tasse e quant'altro servirà presentare per parteciparvi ogni candidato spenderà mediamente 400/500 euro, tenuto conto che solo i precari attualmente sono circa 200 mila, se, com'è prevedibile, tutti decidessero di concorrervi, nelle casse dello stato entrerebbero non meno di 100 milioni di euro, altri 100 milioni in primavera e una cifra sempre maggiore ogni due anni.Non c'è che dire, la proposta del Ministro è un ottimo strumento che consentirebbe al governo di fare cassa alla faccia di quanti per una vita intera si sono smazzati nella speranza che un giorno i loro sacrifici sarebbero stati ripagati.Bisogna vedere cosa ne pensano i precari di questa proposta, e soprattutto bisogna vedere se i presunti partiti di sinistra come il Pd e i sindacati li tuteleranno davvero, oppure si volteranno loro malgrado dall'altra parte “per il bene del paese”, fingendo di non vedere lo scempio che si sta compiendo nei confronti di chi, nel corso degli anni, ha maturato un diritto!Anziché preoccuparsi dell'ascesa di Grillo, Bersani e c. saranno capaci, per una volta, di dire e fare qualcosa di sinistra o la conquista del potere politico vale più della salvaguarda dei diritti della povera gente?