LA VOCE DI KAYFA

BERLUSCONI IN CROCIERA AUSPICA CHE CAMBI LA COSTITUZIONE


 Smentendo se stesso e il passo della Bibbia che aveva citato il giorno prima, su facebook, per giustificare il suo forfait alla festa dei giovani del PDL a Atreju - "Sta scritto nella Bibbia che c'è un tempo per parlare e un tempo per riflettere. Forse oggi, di fronte a tanta confusione, è meglio riflettere. I giovani di Atreju lo capiranno” - ieri mattina, in procinto di imbarcarsi a Venezia sulla MSC DIVINA come ospite della crociera organizzata da IL GIORNALE per i suoi lettori, Silvio Berlsconi ha rilasciato una breve dichiarazione lasciando intendere che la sua ricandidatura è vincolata alla modifica della legge elettorale e a quella della Costituzione per consentire a chi vincerà le elezioni di governare senza vincoli. Avallando quanto si era intuito ascoltando martedì sera a Ballarò Salusti, direttore de IL GIORNALE, e Maroni, segretario della Lega Nord.Il cruccio del cavaliere che lo frenerebbe a scigliere le riserve sualla sua ricandidatura sarebbe il timore di ritrovarsi alla guida del paese subordinato alla Costituzione che, come s'è sempre lamentato quando il Presidente della Repubblica o la Corte Costituzionale dichiaravano inammissibile un provvedimento varato dal suo governo - o era costretto, suo malgrado, a non poter sostituire un ministro che lo ostacolava platealmente imponendo le proprie scelte (vedi il caso Tremonti ministro dell'economia nell'ultima legislatura) - in Italia il capo del governo ha poteri limitati dal Parlamento. Dimenticando che quando fu varata la Costituzione, il paese era reduce dal ventennio fascista che lo aveva portato nel baratro della Seconda Guerra Mondiale. Pertanto era ovvio che i padri costituenti strutturassero la Carta in maniera tale da impedire che un nuovo dittatore, seppure in un contesto repubblicano come quello all'epoca appena approvato in maniera referendaria dai cittadini, potesse assurgere alla guida del paese imponendo senza freni la propria autorità su tutti e su tutto.Se è questo che vuole Berlusconi allora forse sarebbe meglio se se ne stesse a casa. Per quanti difetti possa avere il nostro sistema costituzionale, un pregio di sicuro ce l'ha: è un argine impenetrabile per quanti hanno brame dittatoriali!