LA VOCE DI KAYFA

POLITICA PRIVA DI CREDIBILITà


  Sono comprensibili l'amarezza e la rabbia che agitano l'animo di Renata Polverini, da lunedì sera governatrice dimissionaria della Regione Lazio per gli scandalosi emolumenti approvati dalla sua giunta a favore dei gruppi consiliari e che qualcuno avrebbe riutilizzato per scopi personali, come nel caso del capogruppo del PDL Franco Fiorito indagato per peculato. A nessuno piace passare per ladro né per un ingenuo incapace di avvedersi degli altarini che avvenivano intorno a sé, seppure l'organizzazione dell'ente che dirigeva fosse strutturata in maniera tale che davvero non potesse sapere - possibile che nemmeno qualcuno dei suoi collaboratori non fosse  a conoscenza di nulla?Sarà difficile convincere l'opinione pubblica, ormai stanca di una classe politica che non perde occasione di accrescere in peggio la già bassa considerazione che i cittadini nutrono nei suoi riguardi tenendo comportamenti inqualificabili, che Renata Polverini fosse ignara del marcio che la circondava. E se davvero lo fosse, questo potrebbe rappresentare per molti la sua inadeguatezza a ricoprire quel ruolo...Ieri sera a Ballarò hanno mandato in onda un servizio sul Belgio: intervistata dall'inviata di Floris, una signora, pur lamentandosi di pagare molte tasse, ha riconosciuto l'alta qualità dei servizi che come cittadina ne riceveva in cambio.Ecco il punto nevralgico della vicenda. Noi italiani, pur essendo al primo posto in Europa per la pressione fiscale che supera abbondantemente il 55%, in cambio delle tasse riceviamo servizi pessimi.Nessuno si indignerebbe per i guadagni smisurati dei politici italiani, né degli infiniti balzelli che riducono al lumicino la nostra possibilità di spesa se chi ci governa, sia a livello locale che nazionale, ci garantisse una buona qualità della vita e ci fornisse servizi adeguati alle tasse che paghiamo.Ma nel momento in cui ai cittadini vengono imposti smisurati sacrifici economici per far fronte ai danni provocati al Paese da quarant'anni di malgoverno e poi si scopre che i politici, i quali a parole si dicono disposti a tagliarsi stipendi e benefit ma, alla prova dei fatti, si abbuffano senza ritegno con i soldi pubblici, è impensabile che i cittadini, per quanto uno possa essere in buona fede e davvero non sapesse nulla di ciò accadeva intorno a sé, gli credano! La vera demagogia non la fanno quelli che denunciano queste cose urlandole dai palchi dei comizi o dai salotti televisivi. Ma chi, incapace di vigilare, messo con le spalle al muro, si trincera dietro a frasi tipo “io non ne sapevo niente”, convenendo che è vergognoso che ai politici sia concessa la possibilità di gestire e spartirsi tutti quei soldi mentre la povera gente fatica a fare la spesa!