LA VOCE DI KAYFA

LA POLITICA DEGLI STRUZZI E LA FORZA NUMERICA DEL M5S


 Non so se c'avete fatto caso: da quando è scoppiato il Laziogate, come per magia, nessuno denigra più Beppe Grillo e il M5S.Un improvviso velo di silenzio è caduto sul comico genovese e sul suo movimento quasi non esistessero o se la loro forza numerica non fosse incisiva nell'attuale panorama politico italiano.Eppure non è così; non può essere così visto che i sondaggi, nella peggiore delle ipotesi, accreditano ai grillini, per le prossime politiche, un 14/15% di preferenze (ma c'è chi dice che se si votasse ora supererebbero abbondantemente il 16%) affermandosi come terzo partito del paese. Come sia possibile che una realtà politica tanto in crescita, al punto da spingere gli USA a studiarla per capire come si possa diventare primo partito di una nazione senza percepire finanziamenti pubblici né disporre di alcun media a parte i blog, venga guardata con sufficienza o addirittura snobbata dagli altri schieramenti politici resta un altro dei tanti irrisolti misteri italiani.Ragionando con i numeri, se persino Berlusconi si vanta che, seppure il PDL si scindesse, una lista col suo nome prenderebbe da sola il 9% dei voti - la metà o poco meno di quelli che prenderebbe il M5S - incidendo in maniera inequivocabile sugli equilibri politici del paese, figuriamoci quanto peserà il M5S all'indomani delle elezioni se davvero si assestasse come terzo partito italiano.Detto ciò, risulta dunque chiaro che l'improvviso silenzio sceso sui grillini è sintomo dell'imbarazzo provato da tutte le forze politiche – in particolare quelle di centrosinistra candidate a una sempre più probabile vittoria elettorale dopo la disfatta del PDL per gli scandali laziali - le quali, non sapendo da che parte si schiereranno i rappresentanti del M5S al momento che insedieranno in Parlamento, preferiscono ragionare come se non esistessero.Il problema si presenterà loro in tutta la sua paradossale drammaticità allorché, dovendo prendere una decisione in Parlamento, sia la maggioranza sia l'opposizione, dovranno rivolgersi ai grillini perché sostengano le rispettive proposte, riconoscendone la forza numerica per la tenuta del governo o per la sua caduta.In quell'attimo - ma possiamo scommettere che i nostri politici ne sono ben consapevoli e tremano solo al pensiero di quando sarà - tutti converranno che la vera forza di governo è il M5S in quanto dovranno piegarsi al cospetto dei suoi rappresentanti e scendere a patti con loro per realizzare una legge o altro.Premesso che l'irreprensibilità dei grillini sia talmente forte da resistere all'ammaliante canto delle sirene del potere, sarà interessante osservare come reagiranno i nostri politici (che negli anni hanno dimostrato di essere avvezzi a radicali “cambi” di umore e di direzione pur di restare in sella), davanti all'impenetrabile muro di morigeratezza dei grillini!Quando verrà il momento in cui la forza dei grillini si affermerà in tutta la sua potenza, i signori politici dovranno spiegarci se i demagoghi e i populisti erano Grillo e i suoi rappresentanti che si scagliavano contro il Sistema o loro che, al pari degli struzzi, mettevano vigliaccamente la testa nella sabbia pur di non spiegare, prima di tutto a se stessi, come fosse possibile che in un paese come il nostro, dove la corruzione e il malaffare nel mondo politico dilagano nemmeno fossero un fiume in piena, potesse prendere piede e affermarsi in maniera tanto eclatante una realtà come il M5S!Secondo una teoria scientifica, qualunque male reca con sé anche l'antidoto.Chissà se il M5S non fosse davvero il rimedio a questa politica sempre più marcia!?Mi sa che lo scopriremo in primavera, sempre che, nel frattempo, i politici di professione, unanimemente, non avranno escogitato un escamotage istituzionale per vanificare la percentuale di potere politico a due cifre del M5S!