LA VOCE DI KAYFA

I MIEI QUADERNI:MARIA MADDALENA13.12.00


La riflessione che segue la scrissi quando ancora il Romanzo di Dan Brown, IL CODICE DA VINCI, non era stato pubblicato in Italia. Ma avevo letto IL SACRO GRAAL dei tre documentaristi inglesi da cui Brown ha tratto spunto per il suo best sellers, e altri testi sulla questione tra cui i vangeli apocrifi . Essa è frutto di una serie di studi che ormai faccio da oltre un decennio sull'aspetto femminile di Dio e la sacralità della donna, nonché sulla sacralità del sesso nell'ambito della coppia. Così come per lo scritto della scorsa settimana, e per quelli che seguiranno nelle prossime, non ho alterato alcunché di quanto scrissi allora.   Una delle figure meno tratteggiate dei Vangeli ufficiali è sicuramente quella di Maria Maddalena. Ciononostante essa è reiterato argomento di discussione quando si affronta la vita di Gesù. Negli ultimi tempi vi è stato chi ha ipotezzato senza remore che la Maddalena sia stata la sposa di Gesù dal quale abbia concepito e messo al mondo un figlio da cui abbia avuto origine la stirpe Merovingia, spodestata verso la fine del VII sec. d.C. da quella Capetingia. Con questo breve scrtto non intendo, almeno per ora, controbattere o avallare tali supposizioni. Bensì fissare su carta quel che mi è venuto in mente pensando a quest'ambigua e misteriosa figura di donna. Iconograficamente Maria Maddalena è associata a Venere, la dea della bellezza e dell'amore passionale. Il particolare che Maria Maddalena da peccatrice qual era si converta ascoltando la "parola" di Gesù, divenendone discepola mi sa tanto di un messaggio simbolico da leggersi in questo senso: Venere, dea dell'amore e della passione carnale, al contatto col verbo di Dio si converte e da divinità passionale e lussuriosa diventa casta e morigerata. In al senso la figura di Maria Maddalena simboleggerebbe la conversione dell'uomo dall'istintività materiale alla spiritualità, condizione necessaria per incontrare Dio. L'amore carnale simboleggiato da Maria Maddalena nella prima parte della sua vita condotta in maniera dissoluta è sopraffatto e vinto dall'amore per Dio predicato da Gesù. Tale cambiamento di "stato" è assimilabile alla trasmutazione alchemica la quale si svolve dal nero al rosso, passando per il bianco, colore neutro. La figura di Maria Maddalena incarnerebbe l'altro aspetto di Dio, quello che le tre religioni monoteiste, (ebraismo, cristianesimo, islamismo) da sempre tendono a nascondere, sminuire o rinnegare a favore di una propensione maschilista/paternalista della divinità. Ma che i cosiddetti pagani ben conoscevano e adoravano con l'appellativo di Grande Madre! Questa figura mai come oggi è di stretta attualità, essendo la società moderna un concentrato di caos, in cui la materialità primeggia su tutto e su tutti. Maria Maddalena sarebbe l'esempio di come l'individuo per elevarsi allo stato di purità primordiale che originariamente lo caratterizzava, prima che commettesse il "peccato originale", deve sottomettere gli istinti e le passioni per un ideale più Alto del mero materialismo. Solo abbandonando la mondanità è possibile assurgere alla perfettibilità! Solo conducendo una vita retta, morigerata, continente è possibile trasmutare il piombo in oro!