LA VOCE DI KAYFA

BERLUSCONI CHIEDE SCUSA AGLI ITALIANI MA SOLO IN UN LIBRO


 Nel nuovo libro di Bruno Vespa "Il Palazzo e la Piazza. Crisi, consenso e protesta da Mussolini a Beppe Grillo", Silvio Berlusconi chiede scusa agli italiani per non essere riuscito a arginare la crisi che lo ha costretto a abdicare in favore di Monti.Si tratta di un gesto lodevole e pregno di responsabilità, peccato che l'ex premier quando era ancora al governo non perdeva l'occasione di minimizzare la crisi, negandola e sostenendo che l'Italia fosse in salute visto che i ristoranti erano pieni, i voli per le località di villeggiatura tutti occupati, che gli italiani spendevano decine di milioni di euro in cosmetici.Ma soprattutto accusava di disfattismo quanti sostenessero il contrario.Tenuto conto che il libro di Vespa sarà letto da alcune decine di migliaia di persone mentre la crisi ha colpito, e sta tuttora colpendo, milioni di concittadini, sarebbe stato meglio se le scuse al paese Berlusconi le avesse fatte attraverso lo schermo televisivo. Magari sottoponendosi alle domande di giornalisti tutt'altro che compiacenti i quali, molto probabilmente, lo avrebbero messo in imbarazzo facendogli notare quanto fosse in contraddizione con se stesso porgendo le proprie scuse al paese in quanto, così facendo, automaticamente ammetteva l'esistenza della crisi, mentre fino a poco più di un anno fa si ostinava a sostenere il contrario invitando all'ottimismo. Ma, se l'avesse fatto, avrebbe corso il rischio di perdere i voti di quella fascia di elettorato la quale, nutrendosi unicamente di televisione, per anni è stato il principale bacino di voti da cui Berlusconi ha attinto consensi.Visto il periodo di vacche magre che sta cogliendo a livello elettorale il PDL, meglio dunque servirsi di un libro, al massimo lo leggeranno 100/200 mila persone.Tanti altri milioni di individui continueranno a lasciarsi "ipnotizzare" dal mezzo televisivo, senza mai sapere la verità!