LA VOCE DI KAYFA

FA NOTIZIA IL PANCIONE DI KATE E NON LA RABBIA DELLE MAMME DI TARANTO


 Non riesco proprio a capire perché anche l'Italia sia in fermento per la gravidanza di Kate moglie di William erede al trono di Inghilterra. Ieri sera addirittura puntata speciale di Porta a Porta dedicata all'evento mentre a San Gregorio Armenio, la via dei presepi napoletani, sui banchi sono comparse le statuine di Kate col pancione e di William in divisa ufficiale rigorosamente rossa. È vero che di questi tempi gli italiani hanno ben pochi motivi per essere allegri per cui qualsiasi evento futile va bene per cercare di sedarne gli animi afflitti. Ma, con tutto il rispetto dovuto alla regale coppia e al loro fortunato feto, ci sembra davvero fuori luogo l'attenzione che l'evento sta suscitando nel nostro paese. Possibile che siamo messi così male da doverci “appropriare” di un evento che avrà luogo in tutt'altra parte del mondo - e che dunque non ci riguarda affatto - per cercare di rincuorare gli animi depressi di milioni di concittadini? Non sarebbe stato meglio parlare della lettera aperta scritta a Napolitano da una mamma di Taranto in segno di protesta per avere il Presidente della Repubblica promulgato il decreto salva ILVA varato dal governo che di fatto consente all'acciaieria di continuare la produzione a caldo e quindi ad “uccidere” con i suoi effluvi inquinanti, contrariamente a quanto aveva stabilito la magistratura? Quanti italiani sanno di questa lettera così come sanno che Kate è incinta? Siamo certi che ai due eventi i mezzi d'informazione hanno dato il giusto risalto?