LA VOCE DI KAYFA

L'IMBARAZZANTE SILENZIO DEI PARTITI SULL'M5S DI GRILLO


 A un mese esatto dalle elezioni, le cifre dei sondaggi effettuati dai tanti, forse troppi, istituti demoscopici per vagliare l'orientamento elettorale degli italiani alle prossime elezioni, anziché chiarificare gli scenari che attendono il paese all'indomani del voto, confondono le idee più di quanto già non lo fossero. Chi stima il PD oltre il 33% di preferenze, chi invece gli attribuisce meno del 30%; chi dà al PDL quasi il 25%, altri meno del 20%; chi al M5S di Grillo attribuisce almeno il 16%, altri non più del 12%; chi considera la Lista civica di Monti oscillare tra il 10 e 12%, altri non oltrepassare il 10%, e così via in un balletto di cifre che cambia ritmo giorno dopo giorno. Ad aumentare la confusione ci si mette Berlusconi snocciolando i dati dei suoi personalissimi sondaggi che, manco a dirlo, danno ormai del tutto recuperato al Senato il gap tra PDL e PD. Annunciando una rimonta clamorosa alla Camera, lasciando presagire una impensabile vittoria elettorale del centrodestra e sua personale. Quali cifre dicano la verità e quali invece mentono, in eccesso o in difetto, lo scopriremo solo a spoglio avvenuto delle schede. Nell'attesa certo è che tutti i leader dei maggiori partiti, Monti incluso, omettono, con una sorta di silenzio esorcizzante, come si comporteranno in Parlamento verso il M5S dato che i grillini alla Camera, se tutto va male, dovrebbero occupare non meno di 40/50 seggi mentre al Senato tutto dipenderà dall'affermazione regionale che il movimento otterrà. Ma una decina di seggi, se non di più, li occuperanno anche a Palazzo Madama. In ragione di cifre che all'unanimità fanno del M5S il terzo partito italiano - dunque una forza politica in grado di fare e disfare in qualunque momento gli equilibri politici in Parlamento a seconda decidesse di appoggiare la maggioranza o l'opposizione - non si capisce come possano i candidati premier, rivolgendosi ai cittadini, sorvolare su un argomento così fondamentale per la durata della prossima legislazione quasi fosse una questione secondaria mentre è il vero nocciolo che scaturirà dalle prossime elezioni. Altro che alleanza Monti/PD o Monti/PDL... Scannarsi verbalmente e raccontare favole, in campagna elettorale, è la prassi. Tacere l'ovvia realtà è un reato di lesa maestà nei confronti del popolo sovrano!