LA VOCE DI KAYFA

MARATONA DI NAPOLI: QUANDO LA POLITICA AFFOSSA LO SPORT


 Inevitabilmente qualunque evento si organizzi a Napoli non è mai scevro da critiche e polemiche. È successo anche per la XV edizione della Maratona di Napoli, disputatasi ieri, causa la quasi totale mancanza di indicazioni chilometriche sul percorso, di adeguate segnalazioni che incanalassero i maratonenti nella giusta direzione, deviandoli all'altezza di Piazza San Nazzaro affinché proseguissero per Fuorigrotta, inece di indurre molti di loro a proseguire lungo quello della mezza che arrivava fino a Largo Sermoneta e poi ritornava a Piazza del Plebescito dov'era l'arrivo. Il parziale insuccesso organizzativo deriva soprattutto dalla scarsità di vigili urbani lungo il percorso per garantire l'incolumità degli atleti, assicurando che fosse rispettato lo stop alle auto imposto dal comune dalle 8,30 alle 14,30 lungo tutto il tragitto della gara, impedendo che molti automobilisti invadessero abusivamente le strade – come purtroppo è avvenuto - malgrado la kermesse fosse nel vivo e che tanti pedoni incrociassero il proprio cammino con quello degli atleti spezzandone il ritmo a rischio di farli cadere. Cose che non avvengono in nessun altra parte del mondo quando si organizza una manifestazione del genere. Facile da parte del Comune attribuire le defezioni dell'ordine pubblico all'astensione dal servizio di molti vigili in segno di protesta per i tagli agli stipendi. Quando si organizza un evento, qualunque esso sia, bisogna farsi in quattro per poi assicurare che tutto si svolga per il meglio. Non basta trincerarsi dietro le proteste dei propri dipendenti per scaricarsi dalle responsabilità, lasciando gli organizzatori e i tanti volontari che li coadiuvavano in balia dell'ignoranza e scostumatezza della gente. Se anziché della Maratona, si fosse trattato dell'America's Cup, di una sfida di Coppa Davis, di un concerto di qualche star internazionale o di una Notte Bianca, De Magistris e la sua giunta si sarebbero lasciati sopraffare dalla protesta dei vigili o si sarebbero fatti in quattro per dare il massimo contributo istituzionale affinché tutto andasse per il meglio? Le tante defaillance riscontrate ieri durante la maratona e la mezza maratona di Napoli hanno ben poco a che vedere con la protesta dei vigili. La verità è che a Napoli manca una cultura sportiva che riconosca a tutti gli altri sport lo status elitario riconosciuto al calcio e a tutti quegli eventi sportivi che fanno confluire miliardi nelle casse comunali. Fino a quando le istituzioni locali non decideranno di contribuire fattivamente affinché anche la maratona di Napoli assurga ai livelli di quelle di Roma, Milano, Firenze, Parigi, Londra, Berlino, New York, gli sforzi degli organizzatori saranno del tutto vani! A livello di scenario paesaggistico, Napoli batte di gran lunga tante città del mondo. A livello di volontà politica per la perfetta riuscita dell'evento, indipendentemente dal colore della giunta che la governa, Napoli è sempre ultima!