LA VOCE DI KAYFA

GRILLO AVANZA, AI POLITICI RESTA LA GOMMA PER CANCELLARE


 Ci volevano le piazze gremite di gente festosa e osannante ai comizi di Beppe Grillo perché i politici e i loro servi dell’informazione iniziassero finalmente a guardare con rispetto e attenzione al M5S, anziché storcere il naso, cosa che avevano fatto fino a “ieri”, in segno di snobismo quando dovevano parlarne; considerandoli, dall’alto della loro sapienza, una meteora che si sarebbe dileguata all’orizzonte non appena la campagna elettorale fosse entrata nel vivo e i politici di professione avrebbero monopolizzato l’attenzione su di sé e sulle loro fantasmagoriche promesse, a dimostrazione che la politica è una cosa seria non uno spettacolo di varietà. E invece, proprio perché la politica è una cosa seria, la gente preferisce sfidare il freddo e le intemperie per ascoltare i comizi di Grillo invece che starsene a casa seduta tranquillamente in poltrona davanti al televisore, come si fa per guardare un varietà, per assistere a un dibattito televisivo dove i politici - quegli stessi che siedono da almeno trent’anni in Parlamento e che sono i veri responsabili del disastro economico in cui verte il paese, sia che siano stati al governo o all’opposizione - dicono tutto e il contrario di tutto senza spiegare con chiarezza come intendono risolvere i problemi del paese se andassero al governo, probabilmente perché prima loro non ne hanno la più pallida idea. L’affluenza fiume nelle piazze a ogni comizio di Grillo è il segnale chiaro che la gente s’è stancata dei Bersani, Berlusconi, Casini, Fini, Monti e chi più ne ha più ne metta. Quel 20% di preferenze che quasi tutti i sondaggi attribuiscono al M5S, facendone il terzo partito italiano – ma c’è chi ipotizza che i grillini possano addirittura affermarsi come seconda forza politica del paese – la dice lunga su quali siano gli umori degli elettori nei confronti della politica.   Ora che i sondaggi, a due settimane dal voto, dicono che il M5S è tutt’altro che una meteora, i partiti, in particolare il PD probabile vincitore delle prossime elezioni, iniziano a considerare l’eventualità di trovare un’intesa con i grillini per governare assieme in modo da mettere nell’angolo il centrodestra berlusconiano. Chissà come risponderanno Grillo e i suoi alle lusinghe di chi li scherniva e adesso, improvvisamente, inizia a guardarli con interesse per tutelare i propri interessi. In qualunque piazza vada, Grillo dice sempre che il suo movimento è nato per salvaguardare gli interessi degli italiani da una politica di ladri, mafiosi, corrotti e corruttori che se ne devono andare a casa. Se fosse davvero così, Bersani e c. avranno una bella gatta da pelare. Peccato si voti con la matita!