LA VOCE DI KAYFA

NEL MERCOLEDì DELLE CENERI IL PAPA RIDUCE IN CENERE LA CHIESA


 La parole di denuncia del Papa contro la Chiesa deturpata dalle divisioni interne, individualismi, rivalità pronunciate durante la messa delle Ceneri in San Pietro, sono l'implicita ammissione, se ce ne fosse stato bisogno, che la causa delle sue dimissioni non sono né l'età avanzata, né la mancanza delle forze fisiche necessarie per proseguire il ministero, quanto la secolarizzazione della Chiesa; l'umiliante sacrificio del messaggio evangelico da parte di molti porporati che a esso preferiscono il becero carrierismo tanto da far vergognare il Vicario di Dio in terra spingendolo a dover rinunciare al proprio mandato. Se nelle alte sfere vaticane qualcuno sperava che il Papa, una volta annunciate le proprie dimissioni, si limitasse a un ameno ritiro spirituale, prima a Castel Gandolfo e poi nel convento delle suore in fase di ristrutturazione nella Città del Vaticano, tacendone i reali motivi, sarà rimasto profondamente deluso e preoccupato. Le parole proferite ieri da Benedetto XVI sono una vera e propria frustata per la Chiesa. Tacitamente il pontefice ha rivelato al mondo intero che, in nome di Dio, uomini senza scrupoli indossano la tonaca non per servire Gesù e il suo popolo ma per assurgere al potere politico e economico. Per fortuna egli, come tanti altri pastori di chiesa, non appartiene a questa casta di sciacalli che predicano bene e razzolano male. Le sue parole di ieri sera sono le più illuminanti e sofferte del suo pontificato! La Chiesa e i suoi ministri sapranno farne tesoro?