LA VOCE DI KAYFA

IL PROBLEMA DEL PD FORSE È BERSANI


 È comprensibile che dopo lo scioccante esito elettorale, il centrosinistra italiano si arrampichi sugli specchi nel disperato tentativo di salvare il salvabile; cercando una soluzione che gli consenta di governare malgrado lo stallo provocato dal voto. Incomprensibile continua a essere la scelta del linguaggio usato dal suo Segretario Pierluigi Bersani. Dopo essersi appropriato di una battuta utilizzata da Crozza quando lo imita – “smacchieremo il giaguaro”, intendendo “sconfiggeremo Berlusconi” – adottandola a refrain per la campagna elettorale, il Segretario, amante delle metafore e dei paragoni, facendo un confronto tra sé e Grillo, disse che mentre lui era figlio di un meccanico Grillo era un miliardario. Suscitando la piccata replica del leader del M5S che dal palco di una Piazza San Giovanni gremita da ottocentomila persone, rispose “il paragone avrebbe retto se Bersani avesse detto io sono figlio di un meccanico, Grillo di un miliardario. Dire che lui è figlio di un meccanico mentre io un miliardario non significa nulla. Io i miliardi me li sono guadagnati lavorando, lui invece è un parassita che vive da sempre sulle spalle degli italiani”. Per nulla preoccupato di fare il verso a un comico o pronunciare paragoni controversi che danno agio agli avversari politici di ridicolizzarlo pubblicamente, il leader del centrosinistra, evidentemente ancora stordito dalla mazzata elettorale, in un intervista rilasciata a Repubblica TV post elezioni, cita addirittura un verso di una canzone di Vasco Rossi per spiegare come reagisce agli insulti di Grillo: CORRI E FOTTITENE DELL’ORGOGLIO. Francamente da un leader politico, candidato alla guida del paese, ci aspetteremmo citazioni alte di filosofi e grandi politici del passato. Citare Crozza e Vasco Rossi lo pone mestamente un gradino di poco sotto a Berlusconi amante delle barzellette!