LA VOCE DI KAYFA

CAMORRA, UN EFFICACE PARAVENTO


 Ogniqualvolta Napoli è nell'occhio del ciclone per un evento drammatico di matrice dolosa, un solo nome corre sulle labbra di tutti ad indicarne il presunto responsabile, camorra! Così sta avvenendo anche per l'incendio che tra lunedì sera e martedì notte ha completamente distrutto Città della Scienza, fiore all'occhiello della rinascita culturale napoletana degli anni novanta. Emblema della ricostruzione, mai completamente avviata, della dismessa area Italsider e della costa occidentale della città. Certamente gli esecutori materiali dell'incendio sono professionisti del crimine, dunque camorristi. Ma i mandanti, le menti che hanno architettato e ordinato lo scempio, chi sono? Per il momento le indagini non escludono alcuna possibilità, anche se gli inquirenti sembrano orientati a seguire la pista che porta alla bonifica del litorale di Coroglio con relativi investimenti milionari da investire in quell'area. Nell'attesa di conoscere gli sviluppi delle indagini, il pensiero va alle stragi di mafia degli anni novanta attuate da cosa nostra per intimorire lo Stato e indurlo a trattare alcune condizioni tra cui l'abolizione del 41 bis per i mafiosi. In quest'ambito s'è sempre supposta la collusione con la mafia di poteri deviati dello Stato... A supporto di questa tesi, tanti fatti di cronaca ci hanno insegnato che spesso le organizzazioni criminali sono lo strumento di cui si servono insospettabili colletti bianchi per commissionare lavori sporchi allo scopo di tutetalare i propri interessi presenti e futuri, anche a costo di vite umane. L'incendio di Città della Scienza potrebbe essere una di queste tristi eventualità. La parola camorra è un efficace paravento dietro cui nascondersi!