LA VOCE DI KAYFA

ALLE PROSSIME ELEZIONI MI SA CHE ASCOLTERO' GRILLO


 “Se hai votato per il M5S anche soltanto per uno di questi punti, allora hai sbagliato voto. Mi dispiace. La prossima volta vota per un partito.” Così Beppe Grillo conclude il suo ultimo post PERCHÈ HAI VOTATO M5S?, in cui pone diciannove domande a quanti, avendo votato M5S movimento di cui è leader, lo accusano per l'intransigenza che sta dimostrando nel non voler assolutamente tendere la mano al PD sostenendo un governo presieduto da Bersani o da qualsiasi altro suo leader. Ponendo in tal modo implicitamente le basi perché si costituisca l'ennesimo inciucio PD/PDL che consenta a Berlusconi di farsi paladino della governabilità del paese, crescendo nei sondaggi come sta avvenendo. Avendo votato anch'io M5S per protestare contro un sistema politico che nell'arco di vent'anni ha portato il Paese letteralmente alla fame, confidavo che la presenza nei palazzi del potere di una forza politica nuova - con tanti giovani e donne nelle sue fila - potesse fungere da ago della bilancia rompendo gli ambigui equilibri del bipolarismo, costringendo il PD a convergere verso di sé sostenendone le politiche innovative per non rischiare di essere additato complice di quel centrodestra che ogni qualvolta ha governato s'è preoccupato di tutelare più gli interessi imprenditoriali e giudiziari del suo leader Silvio Berlusconi, emanando una caterva di leggi a personam, che non quelli reali del paese. E così sembrava stesse avvenendo visto che il PD, pur di non governare, si era detto pronto a sposare molti dei punti del programma del M5S, creando una situazione esplosiva per Berlusconi che rischiava di trovarsi in minoranza e dunque dover subire l'egemonia del centrosinistra e dei grillini. Se così fosse stato, finalmente dopo tanti anni il paese avrebbe potuto riprendere, seppure lentamente, a camminare su un sentiero di sobrietà e legalità. Si sarebbero potute fare quelle riforme tanto care ai grillini e a quei milioni di italiani che li hanno votati, varando una nuova legge elettorale che ridesse ai cittadini la possibilità di scegliere non solo lo schieramento ma anche il candidato, rendere ineleggibile di chi avesse problemi con la giustizia, tagliare i costi della politica riducendo gli stipendi dei parlamentari e diminuendo il numero degli onororevoli e dei senatori. Chi ha Votato M5S l'ha fatto con l'intento di essere degnamente rappresentato in Parlamento. E nel contempo vedersi liberato una volta e per sempre da Berlusconi e da quanti votarono alla Camera che davvero il cavaliere credeva che Ruby fosse la nipote di Mubarak. Realizzare ciò significava porre le basi affinché alle prossime elezioni il M5S aumentasse ulteriormente i consensi, relegando nelle retrovie anche il PD, diventando in assoluto la prima forza politica del paese. Dispiace che Grillo, lui che ha sempre dichiarato che per realizzare il programma del M5S non occorrevano due bensì vent'anni, non abbia saputo a sua volta pazientare. Vorrà dire che la prossima volta seguirò il suo consiglio e voterò un partito!