LA VOCE DI KAYFA

SU POZZUOLI È IN ARRIVO UNA PIOGGIA DI SOLDI, CHI VIGILERà SUL LORO UTILIZZO?


 La notizia è di quelle che fanno ben sperare, ma nel contempo alimentano nell'animo un'infinità di dubbi: SONO IN ARRIVO 200 MILIONI DI EURO DI FONDI EUROPEI PER IL RISANAMENTO E LA VALORIZZAZIONE DEI CAMPI FLEGREI DI CUI 25 MILIONI DEL PROGETTO P.I.U. (PROGETTO INTEGRATO URBANO) DIRETTI ALLA CITTà DI POZZUOLI. Questi soldi servirebbero per l'attuazione di otto progetti nel capoluogo flegreo: rifacimento e pavimentazione del centro storico da piazza della Repubblica a Via Napoli; una nuova area di sosta per 150 posti auto; percorsi pedonali e aree verdi; ristrutturazione del Mercato ittico all'ingrosso affinché divenga un centro turistico e economico con aree di ristoro, sale convegni, laboratori didattici e un solarium. Quindi il restauro del complesso Toledo, con la riqualificazione della Torre e del collegamento con Villa Avellino e la sistemazione del teatro all'aperto. (Corriere del Mezzogiorno, pag. 5 del 07.04.13. Uso il condizionale “servirebbero” non perché nutra dubbi sul reale arrivo dei fondi ma che si riesca a evitare che una grossa fetta finisca nelle tasche della criminalità organizzata, il cui stretto legame con i colletti bianchi è stato ampiamente dimostrato in più di un'occasione, ultima le inchieste lombarde sui rapporti tra politica locale e ndrangheta calabrese. Essendo ampiamente dimostrato che, laddove confluiscono grossi quantitativi di denaro pubblico, le organizzazioni criminali non si fanno scrupoli di appropriarsene in maniera apparentemente legale servendosi di mediatori e aziende insospettabili, riesce difficile credere, per quanto si prenderanno tutte le precauzioni necessarie onde evitarlo, che la criminalità organizzata, la camorra, alla fine non trovi un sistema per far confluire nelle proprie casse una parte di questi fondi europei. Il dubbio sorge legittimo in quanto, come ha drammaticamente ben documentato in Gormorra Saviano, ai giorni nostri le organizzazioni criminali sono assurte a vere e proprie imprese dirette da menti sopraffine le quali, se mettessero a disposizione della società civile la propria intelligenza, risolverebbero molti problemi economici del paese. Nel nostro caso tale diffidenza trova riscontro nelle parole di Luigi Cuomo di Sos Impresa, il quale, sempre al Corriere del mezzogiorno, riferendosi agli ingenti fondi in arrivo, dichiara “Nella zona flegrea arriveranno duecento milioni di euro a cui si aggiungeranno quelli privati del waterfront, una circolazione di denaro mai vista in quest'area su cui tenterà di mettere le mani la criminalità organizzata. Dobbiamo impedire che ci venga tolta quest'occasione occupazionale, di sviluppo libero e civile. Tutti siamo chiamati a vigilare e denunciare”. Già, vigilare e denunciare... Il punto è chi vigilerà per impedire che questi soldi, invece di ridare lustro ai Campi Flegrei e a Pozzuoli, vadano a rimpinguare le casse della camorra? Chi vigilerà per evitare che le imprese che prenderanno parte ai progetti siano in odore di camorra, e dunque che i lavori non vengano fatti con lo stesso spirito con cui anni fa si costruirono molti edifici dell'Aquila, uno tra tutti La Casa dello Studente, venuti giù come castelli di sabbia durante il terremoto del 6 aprile di quattro anni fa? Non dimentichiamoci che l'area dei Campi Flegrei è un grosso vulcano tuttora attivo, come dimostrano la Solfatara e le tante fumarole che di tanto in tanto compaiono a mare; ed è soggetta a quel fenomeno periodico qual è il bradismo che proprio nel 1970 decretò la morte del Rione Terra con lo sfollamento degli abitanti e, successivamente, a metà degli anni ottanta con quello di altre aree del capoluogo flegreo i cui abitanti furono dirottati in quella terra di nessuno che è Monteruscello. Che l'arrivo dei fondi sia l'occasione buona affinché Pozzuoli possa finalmente vivere del proprio patrimonio naturale e storico, traspare dalle condivisibili parole del Sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia: “Pozzuoli era una città industriale a livello internazionale, non lo è più, ora dobbiamo sfruttare le risorse naturali e archeologiche del luogo. Entro Natale inaugureremo la cattedrale di rione Terra, simbolo della comunità. Il governatore Stefano Caldoro ha previsto altri 30 milioni per finanziare il completamento della Rocca che va restituita, dopo 43 anni, ai puteolani”. Speriamo che le autorità locali, lavorando in sinergia con quelle nazionali e europee, sappiano davvero arginare la voracità della criminalità organizzata. Sarebbe un vero peccato se Pozzuoli sprecasse una simile occasione di sviluppo territoriale - garanzia di lavoro, e quindi di un futuro dignitoso per tanti cittadini, soprattutto per i giovani - perché la criminalità organizzata si dimostrasse più scaltra delle istituzioni!