LA VOCE DI KAYFA

PD, ELETTORI ALLO SBARAGLIO


 Se in questi giorni provaste a parlare con un elettore del PD, state certi vi trovereste al cospetto di una persona in evidente stato confusionale; preda di una crisi di identità senza precedenti; incapace di distinguere la destra dalla sinistra, non solo politicamente ma perfino le proprie mani. Addirittura se incrocia un elettore del M5S, abbasserà lo sguardo imbarazzato per averlo irriso che votare M5S avrebbe favorito Berlusconi in quanto toglieva voti al centrosinistra... Da quando è nato il governo Letta - risultato dell'improvvisa collaborazione PD/PDL, dopo gli enfatici proclami pre e post elettorali di Bersani e c. “mai con Berlusconi”- quello che era fino a ieri l'elettorato di centrosinistra, oggi sembra un viandante in pena cui abbiano sfilato da sotto i piedi la strada su cui camminavo spedito e sicuro verso chissà quali luminosi orizzonti, che non sa dove volgersi peggio se fosse ubriaco o in un labirinto. Nessuno di loro avrebbe mai immaginato che per senso di responsabilità (?) il partito si sarebbe convertito al berlusconismo, mandando letteralmente al macero i milioni di voti che gli erano arrivati dalle urne di quanti speravano di “smacchiare il giaguaro” una volta e per sempre. Non solo il giaguaro, alias Berlusconi, non l'hanno nemmeno sfiorato con un panno di lana ma è stato il PD a smacchiare le loro aspettative alleandosi col PDL. “Che senso ha avuto votare PD se poi hanno fatto l'inciucio con Berlusconi?”; “Perché affidare le sorti del partito a Bersani quando era evidente che l'ex Segretario non aveva né i crismi né il carisma necessari per fare una campagna elettorale vincente in grado di contrastare quel grande comunicatore del cavaliere? Non sarebbe stato meglio affidarsi a Renzi?”; “Dopo le bocciature di Marini e Prodi da parte dei franchi tiratori del partito, prima di rieleggere Napolitano, per il Quirinale non sarebbe stato meglio appoggiare la candidatura di Rodotà proposta dal M5S visto che Grillo aveva garantito di spalancare una prateria al PD per la formazione del governo se lo avesse fatto?” Questi e altri simili dubbi affliggono l'elettorato del PD cui si somma l'assoluto silenzio del partito, che sa di complicità, sulla conferma in appello della condanna a 4 anni di carcere e 5 di interdizione dai pubblici uffici di Silvio Berlsusconi al processo Mediatrade. “Non si vergognano di trattare politicamente con un evasore loro che dicono di voler combattere l'evasione fiscale?” Sempre più stordito per gli evidenti contraddittori in cui è incorso il PD stringendo l'alleanza con Berlusconi, l'elettorato di centrosinistra fatica a ritrovare la bussola. In sé sta maturando la drammatica certezza che è vana speranza pretendere di udire qualcosa di sinistra, come invocava Nanni Moretti D'Alema in un suo film, da chi dovrebbe farlo per appartenenza politica: tanti sono gli ex democristiani ai vertici del partito, primo tra tutti Enrico Letta. L'elettore di centrosinistra si è ormai arreso all'evidenza, nel PD di sinistra non c'è niente.