LA VOCE DI KAYFA

PALERMO E REGGIO CALABRIA INVASE DALLA SPAZZATURA NELL'INDIFFERENZA GENERALE


 L'altra sera una parente di mia moglie che la settimana scorsa era stata a Napoli con le bambine per il fine settimana, appena rientrata a Palermo dove ormai vive da più di sette anni, ci contattò via skype per informarci che il capoluogo siciliano era invaso da montagne di spazzatura; che aveva trovato un topo morto sul balcone; che la puzza che si levava dalle strade era tale che, nonostante il caldo, era costretta a tenere le finestre chiuse. Di tutto ciò i media tacciono. Diversamente da quanto fecero agli inizi del 2008 quando Napoli e la Campania vissero la mortificante emergenza rifiuti, diffondendo senza risparmio nel mondo intero le immagini della città e delle strade sommerse dalla spazzatura. Mentre Berlusconi, da poco insediatosi a Palazzo Chigi dopo la travagliata parentesi del secondo governo Prodi, scese a Napoli e si fece ritrarre munito di ramazza in Piazza del Plebiscito,
annunciando l'imminente invio in città di una taske force di esperti per educare i napoletani alla raccolta differenziata. Dando ad intendere che la responsabilità di quella indecenza fosse da attribuirsi unicamente all'inciviltà dei cittadini incapaci di separare la carta dalla plastica, l'umido dal secco. A distanza di cinque anni da quelle tragiche giornate, delle emergenze rifiuti attualmente in corso a Palermo e Reggio Calabria, (anche il capoluogo calabrese è sommerso dalla spazzatura) nessuno ne parla quasi che fossero problematiche secondarie Da circa un mese le edizioni nazionali dei telegiornali e dei quotidiani pullulano di servizi sul governo delle grandi intese, sulle presunte lotte interne al M5S per il taglio o meno degli stipendi e delle diarie dei parlamentari grillini, sui processi a Berlusconi, sulla recessione che ormai incombe in tutta Europa. Per quanto riguarda le emergenze rifiuti di Palermo e Reggio Calabria, silenzio di tomba. Forse perché la responsabilità di una simile catastrofe non è dei cittadini bensì di chi governa il quale, incapace di trovarvi soluzioni adeguate, preferisce far finta di non vedere? Forse perché trovare la soluzione significa intaccare interessi complessi che vedono una commistione tra politica e criminalità denunciata da tanti, primo tra tutti Roberto Saviano nel suo best seller Gomorra? Forse perché palermitani e reggini sono considerati cittadini di serie “B” per cui la la loro salute non preoccupa nessuno? O forse perché all'epoca dell'emergenza napoletana il governo appena insediatosi aveva necessità di accreditarsi agli occhi dei cittadini quale salvatore del patria e dunque era interessato a strumentalizzare a proprio vantaggio il momento, anche se poi le successive inchieste su quei fatti hanno evidenziato come rappresentanti delle istituzioni, pur di dimostrare la propria funzionalità, non si facessero scrupoli di sversare a mare il percolato? Nell'attesa che queste e tante altre domande trovino risposta, Palermo e Reggio Calabria sono invase dalla spazzatura nell'indifferenza generale!