LA VOCE DI KAYFA

23 MAGGIO 2013, IL BLOG IN RICORDO DELLE VITTIME DELLA MAFIA


 Domani, 23 maggio 2013, ricade il 21° anniversario della strage di Capaci in cui persero la vita per mano della mafia, (a tutt'oggi sconosciuti restano i mandanti...), il giudice antimafia Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre uomini della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro. Per commemorare l'evento - al quale si associa la celebrazione delle vittime della successiva strage di mafia del 19 luglio 1992, in Via D'Amelio dove morirono il giudice Paolo Borsellino, il caposcorta Agostino Catalano e gli agenti Emanuela Loi (prima donna a far parte di una scorta e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina- nel porto di Palermo, città epicentro di quei tragici eventi, attraccheranno le navi della legalità, per l'occasione ribattezzate Giovanni e Paolo, che salperanno quest'oggi dai porti di Civitavecchia e Napoli, ognuna con a bordo 1300 studenti delle scuole medie e i loro insegnanti. All'arrivo gli ospiti saranno accolti da centinaia di studenti siciliani con cui parteciperanno alle varie manifestazioni sparse per la città, non prima di aver assistito alla commemorazione ufficiale presieduta dalle autorità nell'aula bunker del carcere dell'Ucciardone. Per l'occasione la giornalista Laura Bercioux, che seguirà dal vivo l'attracco delle navi e alcune celebarzioni, ha chiesto la disponibilità del mio blog per pubblicare il servizio che ne trarrà. Ovviamente le ho dato carta bianca, sentendomi onorato per una simile richiesta. Quindi tra domani pomeriggio e venerdì mattina su queste “pagine” apprezzeremo insieme il suo articolo. Nell'attesa, mi sia consentita una riflessione strettamente personale sulla proposta di legge, poi ritirata, presentata ieri in Commissione Giustizia del Senato dal senatore PDL Guido Compagna, di dimezzare le pene previste per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa, da molti ribattezzata salva Dell'Utri, il cofondatore di Forza Italia, condannato in appello a sette anni di carcere proprio per questo tipo di crimine: in vista delle imminenti commemorazioni palermitane per ricordare le vittime della mafia, penso che il gesto del senatore possa considerarsi quanto meno inopportuno. L'ennesimo inciampo della politica  su vicende di una delicatezza estrema di cui avremmo fatto volentieri a meno!