LA VOCE DI KAYFA

MISTERO PORCELLUM


  Da quando fu introdotta nel 2005, poco prima della fine della legislatura dall'allora Ministro delle Riforme Calderoli che senza imbarazzo la definì “una porcata”, da cui l'aulico nome di Porcellum, l'attuale legge elettorale è al centro di un controverso dibattito: tutti la vorrebbero abolire, perfino il centrodestra che l'approvò, ma nessuno ha realmente il coraggio di farlo. Assegnando un ampio premio di maggioranza alla Camera per poi distribuire al Senato i seggi in su base regionale, essa si è dimostrata elemento di ingovernabilità cui si associa la natura di incostituzionalità determinata dal fatto che priva gli elettori di scegliere il candidato obbligandoli a votare solo il partito. All'indomani dell'insediamento a Palazzo Chigi del governo tecnico di Mario Monti, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano auspicava che l'anomala maggioranza che sosteneva l'esecutivo, (praticamente simile all'attuale che appoggia il governo Letta), si impegnasse per modificare la legge elettorale. Tutti si dissero disponibili a farlo, tutto è rimasto come prima. Nel giorno del suo giuramento a Camere unite per la riconferma del mandato al Quirinale, con un discorso molto duro Napolitano bacchettò i partiti per la mancata modifica della legge elettorale. A distanza di più di un mese, ieri alla Camera si è consumata l'ennesima presa in giro verso i cittadini, la Costituzione e il Presidente della Repubblica: con 400 voti contrari, 139 sì e 5 astenuti Montecitorio ha bocciato la mozione presentata dall'onorevole Giacchetti del PD per ripristinare il mattarellum al posto del deprecato porcellum. Il Pd s'è scagliato contro il suo rappresentante definendo intempestiva la proposta, alimentando l'ennesima diatriba all'interno del partito. Per il Pdl l'iniziativa di Giacchetti metteva a rischio il governo. Traducendo, se passava la mozione e il porcellum veniva sostituito dal mattarellum, il governo cadeva. Da ciò si evince che, contrariamente da quanto più volte hanno asserito suoi illustri rappresentanti, al centrodestra il porcellum va benissimo. Fa niente che la Corte Costituzionale a breve dovrebbe dichiarare il porcellum incostituzionale. Qualcuno sarebbe così gentile da spiegare agli italiani perché a parole tutti vogliono cambiare la legge elettorale ma quando poi si presenta la concreta possibilità di farlo si tirano indietro adducendo le scuse più articolate, centrosinistra incluso? Nei cittadini matura sempre più la certezza che ai partiti va benissimo si voti con questo sistema. Soprattutto perché possono scegliere direttamente chi eleggere, e dunque eventualmente premiare con la carica di onorevole o senatore chi tira l'acqua al proprio mulino. Magari assumendosi il compito di guastatori nello schieramento avversario, pur facendone ufficialmente parte, vendendosi al “nemico”. O per ripagare il silenzio di chi, essendo a conoscenza di cose scomode, per tacere chiede la certezza di una nomina parlamentare! Così facendo non si alimenta l'antipolitica nei cittadini?