LA VOCE DI KAYFA

PIANISTI AL SENATO: SI BIASIMA CHI DENUNCIA E NON CHI SBAGLIA


 La vicenda dei “pianisti” al Senato, (ossia chi vota per sé e per gli altri in loro assenza), ripresi con i telefonini dai senatori M5S mentre infrangono palesemente le regole - i cui video sono stati messi in rete suscitando il risentimento bipartisan dei partiti che, anziché biasimare chi “sbaglia”, hanno inveito contro chi ha smascherato l'irregolarità e lo strumento utilizzato per diffonderla - ricorda tanto quella delle intercettazioni telefoniche che il centrodestra, ma non solo, vorrebbe limitare perché non rappresenterebbero uno strumento di indagine bensì un'intrusione nella privacy dei cittadini. Fa niente se in un'inchiesta risultassero determinanti nel dimostrare la colpevolezza di un politico corrotto o colluso con la criminalità organizzata; oppure quella di un capo di governo accusato di frode fiscale o prostituzione minorile e di un Presidente della Repubblica ritenuto l'insabbiatore della trattativa Stato/mafia . Ancora una volta invece di condannare il gesto, la casta punta il dito contro chi denuncia, censurando lo strumento utilizzato per svelare l'imbroglio. Come può questa gente pretendere di risollevare le sorti del paese quando lei per prima infrange le regole impudentemente?