Da un capo di governo e da un leader politico ci si aspetta che parlando in pubblico, in particolare a una platea d'elité come può essere quella di un Congresso confederale, infarcisca il proprio discorso di citazioni erudite. Sembra non essere così per chi ricopre un ruolo di vertice nel PD. Ieri, per spiegare agli astanti quale atteggiamento dovrebbero adottare le forze politiche per risollevare il paese dalal crisi,
il Premier Enrico Letta, parlando al XVII Congresso confederale, ha citato il pesciolino Nemo. Quando era Segretario del PD, Pier Luigi Bersani impostò la campagna elettorale citando fino alla noia una battuta del comico
Maurizio Crozza, “smacchieremo il giaguaro”, intendendo che avrebbe sconfitto alla grande Berlusconi... Tutti sappiamo qual è stato il risultato! All'indomani del voto, alle provocazioni verbali di Grillo, Bersani rincarò la dose rispondendo con una strofa tratta da una canzone di
Vasco Rossi, “corri e fottitene dell'orgoglio”. Sinceramente, con tutto il rispetto per Letta e Bersani, se i riferimenti culturali dei leader del primo partito di sinistra in Italia sono i film della Disney, i comici e i cantautori, non c'è da stupirsi se il centrosinistra vince le elezioni amministrative, perdendo quasi sempre le politiche. E quella rara volta che si afferma anche alle nazionali, (sempre per il rotto della cuffia), non riesce mai a governare per l'intera legislatura. Si presume che la classe dirigente di una nazione debba possedere un bagaglio culturale raffinato per assolvere al ruolo che ricopre. Non sarebbe il caso che il Pd aggiornasse culturalmente i propri leader?