“È vent'anni che non cresciamo e che sacrifichiamo i giovani. Se non voltiamo subito pagina, come Paese non abbiamo davvero alcun futuro”. Così Maurizio Ferrara chiude il suo articolo LAVORO, I VETI SUI GIOVANI, sul Corriere di oggi. Tale chiosa alimenta una domanda: visto che negli ultimi vent'anni il paese è stato governato, seppure a corrente alternata, da quelle stesse persone che attualmente compongono il governo delle larghe intese presieduto da Enrico Letta - il centrodestra berlusconiano e il centrosinistra di Letta, Franceschini, Finocchiaro - è mai possibile che quegli stessi responsabili del disastro italiano possano trovare la soluzione al problema creato dalla loro inettitudine? Istintivamente la risposta è no! Ad avvalorare questa triste convinzione è l'illustre quotidiano inglese Financial Time che, in un articolo intitolato
LA LETARGIA DI LETTA, accusa il governo di aver fatto troppo poco per rilanciare l'economia. Se a ciò aggiungiamo che, parlando al XVII Congresso confederale, Letta ha citato il “
pesciolino Nemo”, anziché un illustre economista o un'acclarata teoria economica, per spiegare come devono comportarsi i partiti per risollevare le sorti del Paese, c'è poco da stare allegri. La fantasia, cui appartiene Nemo, è il regno dei bambini. Il regno degli adulti è la realtà, in contrasto con la fantasia!