LA VOCE DI KAYFA

ITALIANI PRESI PER IL C... NEL NOME DEL POPOLO SOVRANO!


 Che una buona fetta di politici italiani si ricordino solo in prossimità delle elezioni, o ogniqualvolta hanno bisogno del sostegno della massa per portare avanti una battaglia politica, che in democrazia “il popolo è sovrano”, non lo scopriamo oggi. Purtroppo per loro, dopo i macelli prodotti al paese in maniera bipartisan dai vari schieramenti, in maniera esponenziale è diminuito il numero degli elettori, sia di centrodestra sia di centrosinistra sia di centro, pronti ad abboccare all'esca del “popolo sovrano” lanciata dai partiti e a scendere in piazza per sostenere il proprio partito o il proprio leader quando questi invocano il sostegno del popolo. A meno che non siano precettati nelle varie sezioni o prezzolati per una gita fuori porta tutto compreso. Il polverone che sta sollevando il centrodestra da quando la Cassazione ha riconosciuto in maniera definitiva Berlusconi reo di frode fiscale nel processo Mediaset, minacciando di far saltare il governo se non si trova una soluzione per “l'agibilità” politica del pregiudicato Berlusconi, per quanto possa essere comprensibile - ma non certo giustificabile fosse solo per rispetto verso quelle tante persone condannate in definitivo le quali, all'atto della conferma della condanna, vedono cadere automaticamente i propri diritti di liberi cittadini e sono tradotte in carcere o agli arresti domiciliari dalle forze dell'ordine per scontare la pena, malgrado si professino innocenti, vittime di un errore giudiziario come sta facendo Berlusconi - è l'ennesima offesa che la politica, sempre in maniera bipartisan, fa all'intelligenza di quei tanti italiani ormai immuni alle sue promesse, piagnistei, vaniloqui. Il bailamme che sta agitando l'Italia dal momento della condanna di Berlusconi - con il centrodestra sulle barricate a difendere il proprio leader e il centrosinistra incapace di trovare una linea concorde nel sostenere la magistratura e l'attuazione della condanna, dando l'idea di voler a sua volta aiutare il cavaliere, tanto che al proprio interno si aprono continue "falle" essendo in aumento costante gli aderenti contrari a un salvacondotto per Berlusconi e soprattutto stanchi di mostrarsi asserviti al leader del PDL - è l'ulteriore carburante che va ad alimentare nei cittadini l'antipolitica. Ma questo ai politici poco importa. Anzi, seppure dicono il contrario, per loro è meglio che diminuisca il numero di votanti perché in questo modo aumentano le loro possibilità di vincere le elezioni e appellarsi al rispetto della volontà del popolo sovrano ogniqualvolta sentono scricchiolare il piedistallo sotto di sé. I cittadini sono solo uno strumento di cui i politici si servono per assurgere al potere allo scopo di fare i propri interessi, non certo quelli del paese. Diversamente come si spiegherebbe il macello in cui si trova l'Italia, indipendentemente dal ventennio berlusconiano? Possibile che in vent'anni la sinistra, a parole avversaria di Berlusconi, non è stata capace di fare nulla di buono per risollevare le sorti italiane pur essendo stata per tre volte al governo?Nella prima Repubblica i politici avevano il buon gusto di usare la vasellina per prendere per il culo i cittadini. Questi delle Seconda Repubblica non usano nemmeno la saliva!