LA VOCE DI KAYFA

È IN ARRIVO IL CONDONO GIUDIZIARIO


 Essendo per antonomasia l'Italia il paese dei condoni (nessun altro paese al mondo condona con tanta faciloneria gli abusi edilizi e quelli fiscali, pagandone poi caramente il prezzo in termini di dissesti idrogeologici con conseguenti vittime e buchi nelle casse dello stato con aggravio fiscale sulle spalle di coloro che già pagano un elevato prezzo tributario), non poteva mancare che i nostri fantasiosi governanti e politici pensassero di inventarsi anche quello giudiziario che consentirebbe a un politico condannato in definitiva per frode fiscale di continuare, magari commutando la pena detentiva in una cospicua pena pecuniaria, la propria attività politica in barba ai giudici che lo hanno giudicato e alla Costituzione che decreta tra i suoi capisaldi l'uguaglianza dei cittadini al cospetto della Legge con un condono ribattezzato in maniera folcloristica “agibilità politica”. Purtroppo è quando rischiamo avvenga pur di consentire al pregiudicato per frode fiscale Silvio Berlusconi, leader del centrodestra, padre/padrone del PDL nonché vero nocchiero del governo delle larghe intese presieduto da Enrico Letta nipote di quel Gianni da una vita braccio destro del cavaliere, di continuare a far politica senza che decada il proprio mandato senatoriale come previsto dalla legge Severino, né non possa candidarsi alle prossime elezioni. Una battaglia contro il tempo, e soprattutto contro la legge mettendo in discussione lo Stato di diritto cosa che non fa certo onore all'Italia. Ma essendo abituati in questo paese a varare condoni su condoni per tutelare chi viola la legge, i nostri politici, sia di centrodestra che di centrosinistra, non provano alcun imbarazzo a immaginare una soluzione del genere pur di salvare Berlusconi e se stessi. Questi signori la faccia l'hanno persa da decenni!