LA VOCE DI KAYFA

MALGRADO L'ITALIA AFFONDA, PER LETTA VA TUTTO BENE


 Così come si ironizzava sulle ottimistiche dichiarazioni dell'ultimo governo Berlusconi per il quale l'Italia non era affatto in crisi visto che i ristoranti erano pieni, penso che altrettanto si debba fare sulle altrettanto ottimistiche dichiarazioni dell'attuale governo delle larghe intese. Non fosse altro perché mentre il premier Letta, in qualunque consesso pubblico e privato si trovi, non fa altro che ribadire enfaticamente che la crisi è ormai alle spalle, che l'Italia è in ripresa, gli inesorabili dati diffusi dall'UE, dall'Istat, da Confindustria, da Bankitalia e da altri organi qualificati a stabilire le condizioni economiche in cui versa un paese non fanno altro che confermare che l'Italia è in profonda crisi o che comunque è ingiustificato l'ottimismo di Letta! Questo susseguirsi di dichiarazioni contraddicenti l'una con l'altra non solo dimostra il totale stato confusionale in cui versa l'intero sistema Italia, ma soprattutto il totale disprezzo nei confronti dei cittadini di chi rappresenta le istituzioni. Letta e compagni dovrebbero sapere che l'unico metro di cui i cittadini realmente si fidino per misurare la crisi sono le proprie tasche. Avendo la stragrande maggioranza degli italiani sempre meno soldi a disposizione con cui superare almeno la metà del mese, contestualmente ai costanti rincari delle tariffe dei servizi e dei prodotti di consumo, è evidente le parole del premier risuonino alle proprie orecchie come un'offesa alla loro intelligenza. Se a questo aggiungiamo che solo “ieri” in un tweet Letta dichiarava che il suo governo non avrebbe fatto passi indietro sull'abolizione al finanziamento pubblico ai partiti e “oggi” invece sembra il contrario, che opinione possono avere i cittadini di un governo che va avanti a botta di proclami cui non seguono i fatti se non la stessa, ironica considerazione che aveva dell'ultimo governo Berlusconi che invitava a essere ottimisti nonostante la nave Italia affondasse; accusa che il PD, il partito dell'attuale Premier Letta, muoveva al cavaliere e ai suoi ministri?