LA VOCE DI KAYFA

LE SCUSE ANNACQUATE DI FABIO FAZIO NON CONVINCONO


 Dopo l'intervista al premier Letta di domenica 29 settembre che tante polemiche ha suscitato, valendogli il fin troppo facile soprannome di fazioso, per non aver contraddetto il Presidente del Consiglio quando affermò che il porcellum - l'attuale legge elettorale invisa a tutti i partiti ma che nessuno niente fa per modificare - è Grillo a non volerla variare, ieri sera Fabio Fazio, intervistando l'onorevole Roberto Fico del M5S Presidente della vigilanza RAI, ha cercato di giustificarsi sostenendo che nella sua trasmissione chiunque può dire quello che vuole senza essere interrotto dal conduttore. Ammettendo poi candidamente d'essersi dimenticato della mozione Giachetti. Aggiungendo che oggi la televisione non è più identificata come lo strumento da cui si diffondono verità assolute. Personalmente la giustificazione del conduttore mi è parsa molto poco convincente. Prima di tutto perché si presume che un giornalista pagato profumatamente con i soldi dei contribuenti debba possedere un bagaglio di informazioni tali da non far passare come reali della asserzioni menzognere dei suoi ospiti senza contraddirle. Lasciando che attraverso il video passi un messaggio che altera completamente la realtà. Che poi la gente non identifichi più la televisione come dispensatrice di verità assolute, ci andrei cauto. Non fosse altro perché, se sempre di più sono coloro che si affidano alla rete per essere informati, correndo il rischio di cadere preda di bufale, è altrettanto vero che tuttora esiste una buona fetta di persone che pendono unicamente dalle “labbra” della televisione. Per lo più persone anziane, o casalinghe le quali non hanno minimamente idea di cosa sia la rete. Una potenziale cerchia di pubblico che se la domenica sera sintonizza il televisore sul programma di Fazio, non possedendo adeguate conoscenze, e dunque non avendo sviluppato un forte senso critico, ascoltando il Premier dichiarare che la legge elettorale non si cambia per colpa di Grillo, se chi è preposto a contraddirlo, nel qual caso il conduttore, non interviene per mettere le cose in chiaro, lo spettatore sprovveduto penserà davvero che il porcellum non si abolisce per colpa di Grillo e dunque identificherà in Grillo e nel M5S la causa dei mali del paese. Abboccando inconsapevolmente alle menzogne diffuse attraverso il video da chi ha tutto l'interesse a mettere in cattiva luce un potenziale avversario politico molto forte, nascondendo le proprie responsabilità. Tutto ciò non dovrebbe caratterizzare un vero servizio pubblico la cui funzione consisterebbe nell'informare i cittadini sulla realtà dei fatti per aiutarne la crescita intellettuale, come lo stesso Fazio ha convenuto ieri sera con Fico, anziché spacciare per vere bugie grandi quanto un palazzo, che solo uno spettatore in possesso di un nutrito bagaglio di informazioni perché attinge notizie anche da altre fonti, in primis dalla rete, è in grado di vagliare non cadendo nel tranello della becera mistificazione. Ieri sera la presenza di Fico da Fazio, concordata prima dell'intervista al Premier, e dunque non affatto un intervento riparatore, ha riportato a galla la verità. Speriamo che non si verifichino altri simili casi. Gli italiani sono stanchi di essere presi per i fondelli da chi li governa e dai suoi “servi” televisivi profumatamente pagati con i soldi dei cittadini che pagano il canone non certo per essere disinformati e strumentalizzati politicamente!