LA VOCE DI KAYFA

INDULTO O AMNISTIA: TANTO RUMORE PER NULLA?


  L'espressa volontà di Napolitano affinché il Parlamento prenda in seria considerazione di emanare un indulto o un'amnistia per alleggerire la drammatica situazione carceraria dovuta al sovraffollamento nelle celle, ha suscitato la rabbiosa reazione di alcuni rappresentanti del M5S i quali hanno letto nella parole del Presidente la tacita volontà di salvare Berlsconi. A tali insinuazioni il Capo dello Stato ha risposto accusando il M5S di fregarsene del Paese. Quel che personalmente non mi è chiaro è se il M5S teme che, emettendo il Parlamento un provvedimento di clemenza, Berlusconi non sconti la pena oppure eviti addirittura la decadenza da senatore che ne sancirebbe la fine politica. Se le preoccupazioni dei grillini si riferissero al primo caso, penso che mai Berlusconi sconterebbe per davvero la pena. Anzi, accettando l'affidamento ai servizi sociali, da grande comunicatore qual è, strumentalizzerebbe a fini politici e elettorali il proprio servizio ricavandone benefici per sé e per Forza Italia. Se invece i grillini temono che un probabile provvedimento di clemenza annulli automaticamente anche la sua decadenza da senatore, non penso ciò possa accadere in quanto la legge Severino rende incandidabile o automaticamente decaduto dall'incarico chiunque subisse una condanna superiore ai due anni di carcere. Essendo Berlusconi stato condannato a quattro anni più la pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici compresa tra 1 e 3 anni, la sua decadenza non dovrebbe essere minimamente in discussione, anche perché la legge considera la condanna e non la pena conseguente. Ma queste sono mere considerazioni di un libero cittadino che prova a ragionare con la propria testa. Se mi sbagliassi, chiedo scusa invitando chiunque ne fosse capace di spiegarmi come stanno esattamente le cose.