LA VOCE DI KAYFA

VOTO PALESE, IL VINCITORE È GRILLO


 Dunque, se davvero il Senato confermerà con voto palese la decadenza di Berlusconi da senatore, come deciso ieri dalla giunta per le autorizzazioni con un solo voto di margine - 7 sì, 6 no -, la vittoria di questa decisione storica, ma controversa, a garanzia della trasparenza, e per evitare il riproporsi del mercato delle vacche presumibilmente messo in atto da Berlusconi tra il 2006 e il 2008 per corrompere alcuni esponenti dell'allora maggioranza prodiana - uno per tutti il senatore De Gregorio, eletto nel partito di Di Pietro e successivamente passato nelle fila dell'opposizione berlusconiana per la modica cifra di 3 milioni di euro, come egli stesso ha ammesso – è di un solo partito, il M5S di Beppe Grillo che dal momento in cui fu emessa la sentenza definitiva per frode fiscale di Silvio Berlusconi si espresse per il voto palese. È inutile che illustri esponenti del PD e i suoi sostenitori mediatici tentino in ogni modo di rigirare la frittata, attribuendosi e attribuendo al partito di Epifani il merito di questa decisione. Nessuno può dissipare il dubbio che se in Parlamento non ci fosse stato il M5S, la questione del voto palese o segreto non si sarebbe mai posta. Nel senso che si sarebbe votato con il voto segreto, lasciando ampio margine di “trattative” ai presunti “mercanti” e “prostitute” che allignano in Parlamento. È grazie al M5S se, almeno in questa circostanza, si eviterà la disfatta politica del PD. Non certo per merito del PD e dei suoi leader che stanno ancora a discutere ipocritamente sulla modifica della legge elettorale dopo aver bocciato a maggio la mozione Giachetti, deputato del PD!, per abolire il Porcellum e ripristinare il mattarellum, appoggiata dal M5S e da Sel. Se il PD non avesse sostenuto la proposta del voto palese presentata dal M5S, che trovava il consenso di grossa parte dell'elettorato di centrosinistra, quello stesso elettorato deluso dalla bocciatura al Quirinale di Prodi grazie a 101 franchi tiratori del PD e dall'alleanza con il PDL per la nascita del governo Letta, alle prossime elezioni il PD rischiava di scomparire, Cacciari docet. L'entusiasmo del PD per il voto palese è un'autocelebrazione fatua che ricorda tanto quella di Berlsconi quando dichiarò “io il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni”! Come stanno veramente le cose, lo sappiamo tutti, compreso il PD: il vincitore del voto palese ha un solo nome, Beppe Grillo!