LA VOCE DI KAYFA

TERRA DEI FUOCHI, UN CRIMINE DI STATO


 Stando alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, ex boss dei casalesi, e di altre persone specializzate intervistate da Le Iene sul dramma della Terra dei Fuochi, mandate in onda per l'ennesima volta ieri sera, è dal 1997 che lo stato e le autorità competenti sono a conoscenza che nei territori tra il casertano e il basso Lazio la camorra ha interrato per anni rifiuti tossici di vario genere provenienti per lo più da aziende del nord Italia che si affidavano a essa per smaltirli allo scopo di risparmiare e non avere rogne con la legge. È dal 1997 che i nostri governanti e politici, sia locali che nazionali, sono a conoscenza del disastro che si consumava in quelle terre, con costi mortali per la salute dei cittadini, senza fare alcunché in quanto bonificare costava troppo. Addirittura chi indagava su quanto accadeva di losco in quelle terre, veniva rimosso dalle inchieste o trasferito altrove perché il suo zelo dava fastidio. Oggi che in quelle zone l'elevato numero di morti per tumori supera ogni più pessimistica previsione, e tocca non solo gli adulti ma anche i bambini; grazie a un'estesa attività di informazione e di denuncia da parte di associazioni civiche e di singoli cittadini, è impossibile per le autorità competenti continuare a tacere su un dramma che non esitiamo a definire un vero e proprio crimine di stato. Poiché molti dei politici italiani attualmente in carica svolgono attività politica da molto prima del 1997 anno delle dichiarazioni di Carmine Schiavone – un esempio per tutti è l'attuale Presidente della Repubbblica Giorgio Napolitano, deputato dal 1953 e ministro dell'interno nel 1998...; il Premier Letta nominato ministro nel 1998 - , la tragedia dello smaltimento illegale dei rifiuti tossici a molti di loro doveva essere ben nota, inclusi gli ex premier Berlusconi, D'Alema, Prodi e ai loro relativi ministri e sottosegretari. Perché nessuno s'è sentito in diritto di farsi paladino di quelle terre e della salute dei loro abitanti? Che senso ha varare oggi un decreto legge in cui si considera reato bruciare rifiuti? Non sarebbe stato meglio intervenire subito dopo aver ascoltato Schiavone? Il costo in danaro da spendersi per bonificare quelle terre dai veleni interrati dall'avidità umana valeva molto più delle vite umane uccise dal cancro in tutti questi anni, complice il silenzio delle autorità, perché a contatto con terre e acque  avvelenate inesorabilmente? Tanti, pur sapendo, hanno impudentemente taciuto. Criminali!