LA VOCE DI KAYFA

ALTRO CHE LARGHE INTESE, QUESTO È IL GOVERNO DEI PASTICCI


 Ora basta, quando è troppo è troppo! Come può un popolo avere fiducia in un governo che ieri dice una cosa e l'indomani si sconfessa facendo praticamente l'opposto? In quale altro paese al mondo un governo decide che debbano essere decurtati dagli stipendi di una categoria di lavoratori statali dei soldi relativi agli aumenti degli scatti di anzianità – avallando la decisione già presa dai precedenti due governi Berlusconi e Monti – in nome dei tagli alla spesa pubblica quando poi precedentemente li aveva regolarmente versati nelle buste paga di migliaia di addetti ai lavori tra professori e bidelli dando ad intendere che quando era stato deciso in precedenza dai precedenti esecutivi non facesse testo? Se tali scatti erano illegali, e dunque non dovevano essere versati, a che titolo il governo ha deciso di convalidarli dopo il polverone levatosi in seguito alla decisione di riprenderseli dalle buste paga di gennaio? Chi ha preso una simile decisione che definire grottesca è un eufemismo? Con che criterio tali signori hanno l'ardire di presentarsi in pubblico con la pretesa di avere le ricette per risollevare il paese dalla crisi in cui loro stessi ce l'hanno gettato se non sono nemmeno capaci di stabilire cosa sia giusto e cosa non sia giusto fare? È facile gridare al lupo ogni qualvolta voci contrastanti si levano dal pollaio parlamentare per accusare con fatti alla mano di inefficacia e malafede quella stessa politica cui appartengono; è facile farsi belli davanti alle telecamere quando in studio, oltre al conduttore compiacente e a qualche giornalista “amico”, non c'è nessuno che li sbugiardi parola per parola. È credibile un governo che condona 98 miliardi di euro di evasione fiscali ai gestori delle slot machine, imponendogli di pagare solo una multa di 600 milioni; che proclama quotidianamente di volere tagliare i costi della politica, senza mai farlo per davvero, ma poi non si fa alcuno scrupolo di mettere le mani nelle tasche degli italiani, depredandoli di quei pochi spiccioli che gli sono rimasti, per tappare i buchi di una cattiva amministrazione ventennale della cosa pubblica, opera sia della destra che della sinistra? È credibile un governo che dialoga per cambiare le leggi e la costituzione con un partito il cui leader è stato condannato in definitiva per frode fiscale? È credibile un leader politico, mi riferisco a Renzi, il quale quando parla dice tante cose in un solo minuto, lasciandoti alla fine la triste sensazione di non detto niente, ricordandoti il Peppino De Felippo di TOTò PEPPINO E LA MALAFEMMENA che biascicava frasi sconnesse quando doveva esprimere un concetto, concludendo con un memorabile “ho detto tutto” senza aver mai detto niente?