LA VOCE DI KAYFA

OGGI ALLE 16 NASCE UFFICIALMENTE IL PIDDIMENOELLE!


 
  Lo ammetto, sono profondamente divertito dal bailamme che sta suscitando all'interno del centrosinistra italiano il pomeridiano incontro tra il Segretario del PD Matteo Renzi e il leader/pregiudicato/plurinquisito di FI Silvio Berlusconi presso la sede del Pd alle 16 di oggi a Roma. Da tempo in tanti sostenevamo, ovviamente inascoltati, che Renzi rappresentasse l'alter ego di Berlusconi nel centrosinistra italiano, attirandoci addosso gli anatemi dei dirigenti e dei militanti del PD i quali, dopo la vittoria/non vittoria alle ultime elezioni politiche e all'autolesionismo del partito durante l'elezione del Presidente della Repubblica - dove i due candidati del PD, Marini e Prodi, furono trombati da una fronda di franchi tiratori del PD (secondo molti, di matrice renziana quei 100 e passa che beffarono Prodi, guarda caso inviso a Berlusconi) - erano alla disperata ricerca di un leader in grado di contrastare mediaticamente il cavaliere, riconoscendo tali qualità a Renzi malgrado le sue "origini" democristiane. Ora che il sindaco di Firenze apre letteralmente le porte del partito al nemico di sempre, quegli stessi che ci accusavano di disfattismo, tremano perché stanno capendo che Renzi tutto è tranne che uomo di sinistra. E probabilmente in molti all'interno del PD iniziano a dubitare sulla natura politica di quei 3 milioni di votanti alle primarie che hanno eletto in maniera quasi plebiscitaria Renzi Segretario del partito. Dubbio che colse tanti, soprattutto quando si seppe che alle primarie potevano votare perfino i sedicenni! Al di là dei dubbi, c'è più di una valida ragione per cui il PD e i suoi elettori hanno motivo di pensare di aver coltivato una serpe in seno: da sempre, parlando della legge elettorale, Renzi andava dicendo che bisognava ridare agli elettori la facoltà di scegliere i propri candidati come sancito dalla Costituzione. Ora invece il Segretario del Pd sembra essere orientato sul modello spagnolo che attribuisce un premio di maggioranza del 15/20% a chi raggiunge la soglia di preferenze del 35%, ponendo una soglia di sbarramento non inferiore al 5% e, soprattutto, con liste bloccate che significa che i cittadini continueranno a votare i simboli e non a scegliere i candidati, come invece sancisce la Costituzione e ha rimarcato la Corte Costituzionale bocciando il porcellum. Dunque anche Renzi, alla fine, opterebbe per privare i cittadini di votare il proprio candidato, accontentando Berlusconi che auspica proprio un modello del genere per la nuova legge elettorale. Che ora il PD e i suoi militanti tremino non ha senso visto che hanno fatto delle primarie all'acqua di rosa, malgrado in molti invano segnalavano i rischi posti da un sistema aperto a tutti. Ora più che mai ha ragione Grillo quando definisce il PD, piddimenoelle, seppure il PDL non esiste più sostituito da FI!