LA VOCE DI KAYFA

SENZA VOLERLO, LETTA HA AMMESSO CHE L'EURO È UNA IATTURA PER L'ITALIA


 È proprio vero che quasi sempre, se non addirittura sempre, le cose più interessanti e vere i politici le dicono involontariamente. Ieri sera intervistato a OTTO E MEZZO da Lilli Gruber, il Presidente del Consiglio Italiano Enrico Letta, parlando della crisi economica che sta attraversando il paese, s'è rammaricato di non avere la possibilità di poter stampare soldi in modo da immettere liquidità nel mercato per riavviare l'economia italiana. In pratica, senza volerlo, Letta ha tacitamente ammesso che l'euro è la principale causa della crisi italiana. Tutto il resto che il Premeir ha detto in trasmissione, trova il tempo che trova. Quella sua inconsapevole battuta iniziale dà ragione a quanti da sempre riconoscono nell'euro una iattura per il nostro paese perché, trattandosi di una valuta unitaria emessa unicamente dalla Banca Centrale Europea, diversamente da quanto accadeva all'epoca della lira quando, in momenti di crisi, la Banca d'Italia interveniva stampando moneta per immetterla sul mercato al fine di far ripartire il paese, avendo perso con l'adozione dell'euro tale facoltà, l'Italia è costretta a soffrire assoggettandosi alla direttive della BCE e della Germania. S' è vero che oggi ritornare alla lira significherebbe “suicidarsi” a livello di nazione, almeno i nostri politici e governanti abbiano il buon gusto di non prenderci per il culo. Ammettessero di aver svenduto il paese a una cricca di affaristi senza scrupoli di cui sono i meri esecutori. O per lo meno facessero un onesto mea culpa!