LA VOCE DI KAYFA

POLITICA E POMPINI, OVVERO CHI È CAUSA DEL SUO MAL PIANGA SE STESSO


 Chiunque per lavoro o per altri motivi quotidianamente viene a contatto con la gente, avrà certamente notato che, commentando i disordini di questi giorni alla Camera scatenati dai parlamentari del M5S, soffermandosi sulle accuse rivolte dall'onorevole De Rosa ad alcune colleghe del Pd di stare “lì” solo “perché brave a fare i pompini”, nessuno si mostra indignato bensì molti ammiccano maliziosamente come se De Rosa avesse scoperto l'acqua calda.Che De Rosa abbia sbagliato è indiscutibile e pertanto è giusto che paghi per la propria ingenuità di non aver saputo tenere a freno la lingua. Quel che invece merita di essere puntualizzato è la reazione divertita della gente alle sue parole.Negli ultimi anni la politica ha dato di sé un'immagine che definire decadente è un dolce eufemismo.Mai, come è accaduto durante l'ultimo governo Berlusconi, si erano susseguiti tanti scandali a sfondo sessuale: un premier che frequenta minorenni, costringendo la propria moglie a chiedere il divorzio; che accoglie escort d'alto bordo nelle sue residenze; che organizza nelle sue ville presunti festini a sfondo orgiastico, ribattezzati esoticamente bunga bunga; che fa passare per nipote di un capo di stato straniero una sbandata marocchina assidua frequentatrice delle sue feste, finendo egli stesso sotto processo per sfruttamento della prostituzione; le leggendarie intercettazioni telefoniche tra due ministre in cui una chiede all'altra quali siano i gusti sessuali del Presidente; un governatore di regione sorpreso dai carabinieri con le brache abbassate mentre si intrattiene con un transessuale brasiliano; un parlamentare strafatto di cocaina che nell'impeto sessuale manda in ospedale per sfinimento una delle due escort con cui si stava intrattenendo; presidenti di regione e affini che a spese dei contribuenti si regalano momenti di passione in alberghi a cinque stelle con amanti o escort; parlamentari sorpresi nell'emiciclo a navigare con i portatili su siti di incontri hard mentre nell'aula è in corso una seduta. È ovvio che eventi del genere, reiterandosi nel tempo, alimentano nell'opinione pubblica una bassa opinione verso la politica, ponendola alla stregua di un lupanare, con la conseguenza che se un deputato accusa delle colleghe di trovarsi in Parlamento solo perché brave in certe pratiche sessuali, anziché indignarsi per quell'affermazione volgare e sessista, la gente ammicca maliziosa. Chi è causa del suo male pianga se stesso.