LA VOCE DI KAYFA

INTERVISTA A LELLO ARTIACO, IL PRINCIPE DEI RUNNER PUTEOLANI


 Classe 1953, nel mondo dei runner puteolani Raffaele Artiaco è una piccola leggenda vivente. 15 maratone all'attivo sparse per il mondo, tutte portate a compimento: una in programma il 31 maggio prossimo a Stoccolma, più un'infinità di 10 e 21 chilometri e migliaia di chilometri macinati in allenamento. Numeri da capogiro, da “top runner”! Chi lo incontra per la prima volta, non conoscendo la sua passione per lo sport, osservandone il fisico asciutto e il viso gioviale povero di rughe, non va mai all'idea che quel signore con il cappellino e lo sguardo furbo tipico dei ragazzini smaliziati, che vagamente ricorda un irlandese per via delle lentiggini e dei capelli rossi, abbia sfondato il muro dei sessant'anni. Domanda: quante maratone hai fatto e quali? Risposta : ho fatto 15 maratone: New York 2006, Berlino 2007, Parigi 2008, New York 2008, Londra 2009, Honolulu 2009, Helsinki 2010, Tokio 2011, Roma 2011, Chicago 2011, Firenze 2012, Napoli 2013, Monaco 2013, Napoli 2014. D: quale fu la tua prima maratona? R.: New York 2006. D.: come nasce la tua passione per la corsa? R.: Sono un ex calciatore, verso i 30 anni ho scoperto la passione per la corsa, ma solo dal 2006 corro con più tecnica e professionalità. D.: da dove trai le energie psicofisiche per essere sempre sulla "cresta dell'onda" malgrado gli anni passino anche per te? R.: dalla mia condizione di benessere psico-fisico che mi trasmette la corsa che mi fa stare bene con me stesso e con gli altri.. D.: in famiglia come vivono questa tua passione che ti ha portato a girare il mondo? R.: in famiglia mi hanno sempre sostenuto, sono orgogliosi di me. D.: t'è mai passato per la mente "ora smetto di correre"? R.: non mi sfiora nemmeno lontanamente il pensiero di appendere le scarpette al chiodo. D.: di gare ne hai fatte tante, quale ti è rimasta particolarmente nel cuore? R.: la prima maratona di New York 2006, piangevo come un bambino mentre mi apprestavo a tagliare il traguardo! D.: volendo quantizzare, quanti chilometri pensi di aver percorso nella vita? R.: e' impossibile quantizzare, sicuramente migliaia e migliaia. D.: cosa ti senti di dire a chi non muove un passo senza l'auto? R.: non sanno cosa si perdono. Con la corsa si acquisisce una condizione di benessere quotidiano. Inoltre partecipare alle maratone consente di girare il mondo e conoscere gente di ogni età, razza e di ogni condizione sociale. Un classico esempio di come lo sport sia cultura nel vero senso della parola! D.: quanto è importante per te l'alimentazione? R.: l'alimentazione sana e regolamentata per chi pratica qualsiasi attività sportiva è una componente fondamentale affinché si possano raggiungere traguardi importanti. D.: sai che anche per te verrà il giorno che dovrai smettere?! R.: lo so, sarà un giorno molto triste per cui non voglio pensarci. Per ora corro!-----------------------------------------------------------------------L'intervista Lello me l'ha rilasciata via chat lunedì 17 marzo direttamente da New York dove il giorno prima ha partecipata alla Mezza Maratona...