LA VOCE DI KAYFA

LA TRATTATIVA STATO-ULTRà E IL NEGAZIONISMO DI ALFANO


 Per quanto il Ministro Alfano, il Prefetto di Roma e altre illustri autorità si affannino a negare che le forze dell'ordine abbiano trattato con il capo ultrà del Napoli Genny 'a carogna per decidere se la finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina si giocasse oppure no dopo il grave ferimento del tifoso napoletano Ciro Esposito da parte di un ultrà della Roma, le immagini trasmesse in eurovisione dalla RAI in cui si vede chiaramente il capitano del Napoli Hamsik, scortato da poliziotti in borghese, recarsi sotto la curva per parlare con il capo degli ultrà del Napoli, e la reazione di quest'ultimo che annuisce più volte, lascia pochi spazi al dubbio. È vero che non sapremo mai cosa esattamente si siano detti Hamsik e Genny 'a carogna ma la sensazione, condivisa da milioni di persone finanche all'estero (a riguardo si leggano le homepage di molti siti di giornali sportivi e non stranieri), è quella che Hamsik abbia fatto da tramite tra lo Stato e gli ultrà per decidere il da farsi. Non potete immaginare quanto mi piacerebbe poter credere il contrario, ma il fatto che l'attuale Ministro degli Interni sia la stessa persona che insiem ad altri parlamentari del PDL “occupò” il tribunale di Milano per protestare contro i giudici che stavano processando Berlusconi per prostituzione minorile nel processo Ruby; che l'attuale Ministro degli Interni non mostrò alcun risentimento quando Berlusconi definì Mangano, il mafioso che lavorava come stalliere presso di sé, un eroe; che l'attuale Ministro degli interni non batta ciglio che un condannato in definitiva per frode fiscale tenga comizi pubblici inveendo contro la sentenza dei giudici e denunciando come golpista il Capo dello Stato; che l'attuale Ministro degli Interni è lo stesso Ministro degli Interni che negò di essere all'oscuro del blitz attuato dalle forze dell'ordine nella villa romana del dissidente kazako Ablyazov e del rimpatrio forzato di sua moglie e di sua figlia; che l'attuale Ministro degli Interni è tra quelli che votarono la mozione secondo cui davvero Berlusconi credeva che Ruby fosse la nipote di Mubarak alimenta in me il dubbio che la trattativa tra le forze dell'ordine, dunque dello Stato, con il capo ultrà ci sia stata davvero, e di conseguenza ciò non esclude che uno Stato disposto a trattare con gli ultrà per questioni di ordine pubblico non possa avere in passato “tranquillamente” trattato con la mafia perché ponesse fine alle stragi del 92/93. Per carità se davvero lo Stato avesse trattato con Genny 'a carogna per garantire l'ordine pubblico, seppure a malincuore, posso anche accettarlo. La mancanza di credibilità che tale trattativa non ci sia stata deriva da chi la nega a spada tratta, ma in passato, in più occasioni come sopraelencato, si è comportato in maniera alquanto discutibile venendo perfino smentito da chi collaborava con lui. Un'ultima questione che mi affligge è relativa alla maglietta indossata dal capo ultrà: possibile che nessuno abbia visto quella maglietta con la scritta a caratteri cubitali inneggiante la libertà per l'assassino dell'ispettore Raciti ucciso durante gli scontri con gli ultrà del Catania nel 2007? E le bombe carta gettate in pista che hanno colpito un vigile del fuoco?  Possibile che quanti svolgevano servizio d'ordine all'Olimpico, steward inclusi, tanto scrupolosi affinché non fossero sciolti in tribuna striscioni offensivi e razzisti o non entrassero bottigliette d'acqua a tutela dell'incolumità degli spettatori e dei giocatori, non abbiano notato quella maglietta né quelle bombe  viste e udite dal mondo intero?...