LA VOCE DI KAYFA

TORNA L'IMMUNITA' PARLAMENTARE, TUTTO IL RESTO E' NOIA


 È assurdo! Mentre il paese non riesce economicamente a riprendersi - contrariamente alle ottimistiche stime del governo e agli enfatici annunci del Premier Renzie cui sono seguite munifiche elargizione in busta paga, non per tutti, di 80 euro - la corruzione nella pubblica amministrazione e nella politica dilaga a macchia olio dalle Alpi a Lampedusa, dal PD a FI alla Lega passando per l'NCD, i nostri amati politici non hanno perso tempo e con un colpo da maestro degno del miglior prestigiatore hanno inserito e approvato in un lampo nel decreto per le Riforme il ripristino dell'immunità parlamentare per deputati e senatori. Mandando a farsi benedire quei tanti propositi anticasta che da oltre un anno, praticamente da quando il M5S è entrato nel Palazzo, caratterizzano, a parole, le intenzioni di destra e sinistra. Per il caso specifico, nei giorni scorsi, quando si iniziò a parlare di ripristinare l'immunità parlamentare anche per il Senato, scoppiò un caos in cui era difficile capire chi l'avesse proposta e chi no, chi fosse favorevole e chi no. Addirittura il Premier Renzi assicurava che mai si sarebbe affrontata la questione perché non rientrava nei piani del governo. Viceversa i relatori Finocchiaro e Calderoli sostenevano il contrario, smentendo sia il capo del governo che qualche Ministro all'acqua di rosa i quali giuravano di non saperne nulla. E mentre i cittadini continuano ad aspettare il tanto conclamato rilancio economico del paese, nonostante le stime del governo per la crescita del PIL dello 0,8% sono riviste al ribasso tanto da non escludere una manovra finanziaria correttiva per rispettare i patti con l'Europa e dunque gravare ulteriormente sulla già mal messe tasche dei cittadini, ecco che i nostri politicanti di turno non perdono occasione per dimostrare quanto se ne fregano dei problemi reali del Paese. Per loro l'importante è salvaguardare se stessi. Tutto il resto è noia, come cantava Califano!