LA VOCE DI KAYFA

MEGLIO I GRILLINI SPALATORI CHE I COLLETTI BIANCHI IN POLTRONA


Ieri dal palco del Circo Massimo, Beppe Grillo ha annunciato che martedì, domani, i parlamentari del M5S si recheranno a Genova per dare una mano a spalare il fango che ha sommerso la città ligure a seguito dell'alluvione di venerdì notte.Immagino che molti avversari politici dei pentastellati, a partire dal Premier Renzi, saranno tentati di accusare i grillini di demagogia e di strumentalizzazione politica. Bene, spero tanto che costoro, almeno in questa occasione, abbiano il buon gusto di tacere. O se proprio volessero parlare, lo facessero spiegandoci perché in meno di due settimane il governo Monti modificò il sistema pensionistico nazionale, mandando all'aria i sogni e le aspettative di milioni di italiani che già pregustavano di godersi l'agognata pensione, vedendosi tarpare le ali dalla famigerata riforma Fornero che ha anche creato l'inedita figura degli esodati, una sorta di nullità sociale che non è né carne né pesce.Al pari ci spiegassero il motivo per cui anche Renzi, come i suoi predecessori Monti e Letta, si inchina al volere dell'Europa – pardon, della Germania – stracciando i diritti dei lavoratori; ma se ne frega delle missive inviategli ad agosto dalla società che aveva vinto l'appalto per mettere in sicurezza il territorio genovese avvertendo che, se non si interveniva in tempo, con le prime piogge torrenziali c'era il rischio che si ripetessero i tragici fatti del 2011 dove a causa dell'alluvione morirono 6 persone. Che a distanza di "soli" tre anni la stessa tragedia si ripeta praticamente in fotocopia è sintomo che il paese è governato da una classe dirigente che definire incapace è un'offesa agli incapaci!    Anziché scagliarsi contro Grillo e i suoi parlamentari per l'iniziativa di domani, ci chiarissero questi signori perché in tre anni dall'alluvione del 2011, malgrado fossero stati stanziati i fondi, non si è fatto praticamente nulla per prevenire l'ennesimo disastro, trincerandosi dietro miriadi di vincoli burocratici per rinviare a "domai" l'inizio di lavori di una urgenza estrema.Avessero, per una volta, questi signori il coraggio di spiegarci il motivo per cui nessuno di loro parla delle new town costruite a L'Aquila all'indomani del terremoto del 2009, fortemente volute da Berluconi, le cui case prefabricate sono praticamente inagibili con i balconi addirittura pericolanti.Anziché inveire contro Grillo e i suoi deputati per l'iniziativa di domani, questi signori, per una volta, si assumessero le proprie responsabilità. E se proprio non sono in grado di farlo, né sono capaci di armarsi a loro volta di pala per andare anche loro a spalare il fango, almeno abbiano il buon gusto di tacere!