LA VOCE DI KAYFA

NAPOLITANO, L'AUT AUT DELLA MAFIA E IL FALSO GIORNALISMO


Fino a quando non sono iniziati a trapelare alcuni stralci della deposizione fornita dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano tra le mura del Quirinale ai magistrati palermitani che indagano sulla presunta trattativa Stato – mafia, molti cittadini, attenendosi alla tesi di quei commentatori televisivi e della carta stampata contrari a che Napolitano testimoniasse, a loro volta ritenevano un’offesa alle istituzioni coinvolgere il Presidente in una vicenda così equivoca, (dato che lo stesso Napolitano in precedenza s’era rifiutato di testimoniare perché non aveva nulla da dire non sapendo più di quanto non avesse detto in passato). Ora che dalle trascrizioni della testimonianza di Napolitano  si apprende che lo stesso Presidente, all’epoca della stagione delle stragi di mafia, riteneva quegli eventi delittuosi un aut aut - ultimatum o ricatto, come dir si voglia – della mafia, precisamente dei corleonesi, allo stato affinché abolisse il 41-bis che costringeva i mafiosi all’isolamento, ciò è un’ implicita ammissione che la trattativa ci fu. Sì, perché, se davvero come riteneva Napolitano, le stragi del 92/93 furono un aut aut, qualsiasi ultimatum presuppone l’esistenza di due soggetti contrapposti, uno che pone l’aut aut, l’altro che lo riceve e lo valuta. Di conseguenza tra i due soggetti si instaura una vera e propria trattativa. Ergo, se davvero come ipotizzò Napolitano le stragi del 92/93 furono un aut aut dei corleonesi allo Stato perché abolisse il 41-bis, automaticamente tra la mafia e le istituzione si instaurò una trattativa. Presa consapevolezza di ciò, la domanda che si pongono tutti quegli altri cittadini che non hanno mai preso come oro colato le affermazioni di quei commentatori che consideravano inopportuna la testimonianza di Napolitano è: tutti quegli italiani che vivono di luce riflessa, ossia, non possedendo senso critico, ripetono pappagallescamente quanto sentono dire agli altri - in questo caso che è un’offesa allo Stato coinvolgere il Presidente della Repubblica in fatti del genere - ora che Napolitano ha ammesso che all’epoca delle stragi ipotizzò che fossero un aut aut della mafia, (aut aut a chi se non allo Stato?), presupponendo che costoro conoscono il significato della locuzione “aut aut”, costoro sono ancora convinti che i loro “riflettori”, ossia quei giornalisti dalle cui labbra pendono come se fossero dei, irradiano luce pura?