LA VOCE DI KAYFA

AAA, CERCASI DISPERATAMENTE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA


Mentre il mondo occidentale è ancora sotto choc per gli attentati di Parigi e le aberranti notizie provenienti dal medioriente dove i gruppi fondamentalisti islamici di Boka Haram e dell’Is arruolano e utilizzano bambini per attentanti kamikaze o come boia per giustiziare presunte spie, in Italia l’attenzione è tutta proiettata sulle dimissioni da Presidente della Repubblica di Giorgio Napolitano, che da ieri ha lasciato il Quirinale, e sul toto-nomi dei possibili suoi successori.È inutile ricordare che l’elenco dei papabili  è interminabile. Si parte da romano Prodi finendo  a Walter Veltroni. Passando per Anna Finocchiaro, Castagnetti, Casini, Fassino, Severino, Monti. Insomma, stando ai nomi riportati dai giornali, sembrerebbe che il novello Presidente della Repubblica Italiana sarà estratto da una lista di politici che hanno governato l’Italia negli ultimi vent’anni; in assoluto il peggiori ventennio che la storia repubblicana ricordi, secondo solo al ventennio fascista di monarchica figliolanza. Non solo per i vari governi Berlusconi che vi si sono succeduti lasciandosi dietro le loro vergognose leggi ad personam, molte promulgate dallo stesso Napolitano. Ma anche per i tanti scandali di peculato e concussione che hanno visto coinvolti in maniera bipartisan politici di destra e sinistra i quali non si facevano scrupoli di arricchirsi con i soldi pubblici o farsi versare mazzette dagli imprenditori rilasciando in cambio licenze edilizie e quant’altro.Solo il pensiero che uno di questi signori/signore appartenenti  a quella che in molti non hanno lesinato definire la peggiore classe politica europea, potrebbe diventare capo dello Stato, francamente fa cadere le braccia.Si può essere critici quanto vogliamo nei confronti di Napolitano. Tuttavia bisogna dargli atto che, appartenendo a quella vecchia generazione di politici formatisi all’indomani dell’instaurazione repubblicana nel nostro paese, aveva un rispetto della politica e delle istituzioni che oggi è difficile trovare in un politico di nuova generazione seppure quasi coetaneo dell’ex Presidente.La dimostrazione di ciò fu il discorso a Camere unite che Napolitano tenne all’indomani della sua rielezione. Le sue parole furono un duroa schiaffo a quella politica cialtrona la quale, incapace di trovare un suo degno successore, era stata costretta a recarsi con le braghe in mano al Quirinale pregandolo di rivedere la propria intenzione di non riessere rieletto perché appesantito dagli anni. Pavida decisione quella dei partiti che si recarono al colle- Pd, FI, Scelta Civica di Monti -  dopo aver bruciato con votazioni isteriche i due nomi dati per certi, Marini e poi Prodi, (quest’ultimo bocciato da oltre 100 franchi tiratori del PD dopo che la sera prima tutta l’assemblea aveva assicurato Bersani che avrebbe sostenuto la candidatura dell'ex capo del governo…).Poiché è lo stesso Renzi ad ammettere che al colle occorre una figura di alto profilo che non faccia rimpiangere Napolitano, “ un arbitro”, visto che fu lo stesso Napolitano a scagliarsi contro quella classe politica imbelle che, pur di non votare il candidato del M5S, Stefano Rodotà, gradito perfino dalla base del PD, dopo la quinta infruttuosa votazione che impallinò Prodi, corse da lui piagnucolando, insistendo perché si facesse rieleggere pur di non darla vinta a Grillo, riesce difficile capire come si possa trovare un nome di alto spessore tra quei politici che negli ultimi vent’anni, inclusa l’elezione del Presidente delle Repubblica del 2013, hanno dimostrato la propria incapacità a gestire la res publica senza se e senza ma!Ci siamo forse dimenticati che secondo tutti gli analisti la crisi economica dell’Italia è conseguenza di una cattiva politica portata avanti negli ultimi venti anni?Davvero vogliamo portare al Quirinale uno dei responsabili dei mali attuali del Paese?