Molti dubbi aleggiano sulla morte del pm Federico Bisceglie.Il magistrato, titolare delle indagine sul caso di
Fortuna, la bambina precipitata da una palazzina del Parco Verde a Caivano sul cui corpo l'autopsia rintracciò segni di reiterata violenza sessuale tanto da indurre gli inquirenti a ipotizzare che la piccola fosse stata vittima di un pedofilo se non addirittura di più persone, e sui reati ambientali, è deceduto in un incidente stradale sulla Salerno-Reggio Calabria tra gli svincoli di Fascineto e Sibari.I sospetti che in realtà potrebbe non trattarsi di incidente bensì di omicidio sono alimentati da alcune dichiarazioni rilasciate dal pentito di camorra Carmine Schiavone, anche lui morto alcune settimane fa per infarto, all'oncologo
Marfella che da tempo è in prima linea nella lotta all'avvelenamento del sottosuolo camapano da parte della camorra per interrare rifiuti tossici provenienti da tutta Italia.Dalla sua pagina di facebook Marfella rivela che Schiavone lo aveva messo in guardia su “strani incidenti stradali”.A accrescere ulteriormente i dubbi che Bisceglie possa essere stato messo in condizioni di "non nuocere" da qualcuno cui stava pestando i piedi con le proprie inchieste è la
dilagante corruzione nella pubblica amministrazione che vede l'Italia al primo posto in Europa.Con statistiche del genere e inchieste in cui risultano indagati, rinviati a giudizio e condannati in vari gradi di giudizio un'infinità di politici per corruzione e collusione con la criminalità organizzata come non immaginare che qualche insospettabile “ganglio” incancrenito di quella stesse istituzioni di cui Bisceglie era onesto servitore non facesse affari con la malavita organizzata per lo smaltimento dei rifiuti tossici o non avesse il gusto depravato della pedofilia e per evitare di finire nell'occhio del ciclone per via delle inchieste avviate dal magistrato non abbia commissionato “l'incidente” per non avere più fastidi?...