LA VOCE DI KAYFA

CON LA FIDUCIA RENZI FREGA CHI LO VOLEVA FREGARE


 Malgrado ieri la Camera abbia respinto con 384 voti contrari e 209 sì le pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni rispetto all'Italicum, il governo ha deciso di porre comunque la fiducia sull'approvazione della legge elettorale. Un gesto che ha stupito non pochi visto che in aula la maggioranza aveva dato manifestazione di forza. Eppure, provando a ragionare, ci renderemmo conto che l'atteggiamento di Renzi è tutt'altro che ingiustificato. Basta riandare con la memoria a due anni fa quando, dopo che la sera prima l'assemblea del PD aveva acclamato all'unanimità la proposta dell'allora Segretario del partito Bersani di votare al Quirinale Prodi, il giorno della votazione oltre 100 franchi tiratori del PD determinarono la trombatura di Prodi alla Presidenza della Repubblica e la conseguente bocciatura di Bersani.In molti, finanche nel PD, attribuirono quel tradimento ai renziani. Accusa sempre respinta dai destinatari al mittente ma che tuttora non accenna a dissolversi.Dopo quanto è accaduto ieri, la sensazione è che Renzi tema che il respingimento delle pregiudiziali possa essere un tranello teso al governo, al fine di ripagarlo con la stessa moneta da chi non ha mai digerito quello "scherzetto", perché si illuda della propria forza numerica alla Camera, non sentendo il bisogno di porre la fiducia, per poi fregarlo all'atto della votazione reale trincerandosi dietro il  voto segreto per farlo cadere.Se così fosse, Renzi si dimostrerebbe degno allievo di Machiavelli.Purtroppo non conosceremo mai le reali motivazioni hanno spinto l'ex sindaco di Firenze a agire in questo modo.L'unica certeza è che la vera sconfitta in questa bagarre è la cosiddetta minoranza del PD la quale, pur criticando la scelta del governo di porre la fiducia, ha garantito che la voterà, (pare che a votarla saranno 50 su 70 dissidenti).Tanto rumore per nulla. Prima di tutto salvare il vitalizio e una probabile ricandidatura!