LA VOCE DI KAYFA

LA F.I.F.A. HA FIFA


Siamo onesti, in pochi si saranno stupiti dello scandalo che in queste ore ha colpito la F.I.F.A., il massimo organo del calcio a livello mondiale. Gli arresti per frode e corruzione effettuati dal F.B.I. in un hotel di lusso di Zurigo dove era in corso un convegno, stando alle dichiarazioni del ministro della giustizia americana Loretta Lynch, sono solo l'inizio di un'operazione che, presumibilmente, si estenderà a macchia d'olio al resto del mondo, coinvolgendo non solo la CONCAF, la confederazione di calcio centro americana da cui è partita l'inchiesta per un giro di mazzette legate all'assegnazione di eventi sportivi, di diritti televisivi e di marketing.Sono anni che Maradona e altri addetti ai lavori denunciano la gestione Blatter, l'attuale presidente della F.I.F.A. che da un ventennio - guarda caso proprio la fascia di tempo interessata dalle indagini americane - è al vertice del calcio mondiale e domani dovrebbe esservi rieletto per la quinta volta consecutiva.Commentando l'inchiesta in corso Blatter., che al momento non risulta indagato, ha affermato che l'indagine parte proprio da una denuncia della F.I.F.A. la quale è parte lesa.Per la verità le cose non starebbero esattamente così. Se da un lato è vero che all'epoca vi fu una richiesta della Fifa affinché si eseguisse un'indagine per accertare eventuali episodi di corruzione al proprio interno, una volta che l'indagine terminò e venne redatto redatto il verbale che acclarava episodi di frode e corruzione da parte di alcuni membri dell'associazione, quello stesso verbale fu contestato dalla F.I.F.A. che lo insabbiò.Nell'attesa di conoscere gli sviluppi dell'inchiesta la mente non può non andare a quanto avvenne durante la finale dei mondiali 2006 Italia-Francia:la testata di Zidane a Materazzi non fu vista né dall'arbitro né dai suoi collaboratori. Fu Buffon ad indicare all'arbitro il replay del fallo trasmesso dallo schermo dello stadio. Presa visione della testata, l'arbitro espulse Zidane, determinando probabilmente l'esito della partita vinta poi ai rigori dall'Italia in quanto Zidane era il rigorista ufficiale dei transalpini.All'indomani di quell'episodio la F.I.F.A. decretò che mai più gli schermi degli stadi avrebbero dovuto trasmettere immagine delle partite in corso né i replay; suscitando il dubbio che quella decisione fosse la tacita conferma di quanto poco stesse a cuore ai vertici del calcio il regolare svolgimento delle partite (Blatter e i suoi si sono sempre detti contrari all'introduzione della moviola in campo per limitare gli errori arbitrali. Decisione condivisa da Platini presidente dell'U.E.F.A. al quale si riferì con accuse al vetriolo Aurelio De Laurentis presidente del Napoli dopo la semifinale di andata di Europa Legue Napoli-Dnipro finita 1 a 1 con il pareggio in evidentissimo fuorigioco di due giocatori ucraini, rispettivamente di un metro e di due metri oltre la linea dei difensori).Che io sappia alle accuse di De Laurentis né Platini né altri membri dell'U.E.F.A. hanno mai replicato!Oggi che sta venendo a galla quanto sia marcio il mondo del calcio, partendo dai vertici mondiali, tutte le supposizioni sono legittime.Se si vuole ridare un minimo di credibilità a quello che tuttora resta lo sport più amato al mondo si deve prima di tutto fornire agli arbitri l'ausilio tecnologico come avviene in qualsiasi altra disciplina sportiva.Che il pesce inizi a puzzare dalla testa è risaputo.Per lo meno sul campo cerchiamo di limitare i danni, per quanto è possibile.