LA VOCE DI KAYFA

IL NO DEI GRECI ALL'EUROPA È UNA VITTORIA DI PIRRO CHE VALE TANTO


È molto probabile che alla fine la vittoria dei No, e dunque di Tsipras, al referendum di ieri in Grecia in cui si chiedeva al popolo greco di pronunciarsi se il governo dovesse accettare oppure NO le condizioni imposte dall'Europa alla Grecia perché nelle banche arrivasse altra liquidità impedendo il fallimento, per la verità già avvenuta, di Atene, si risolverà in una vittoria di Pirro. E alla fine, vuoi o non vuoi, Tsipras sarà costretto a accettare le condizioni imposte dall'Europa, in primis dalla Germania suo principale creditore.Tuttavia l'entusiasmo che si è diffuso in milioni di europei alla vittoria del NO è comprensibile in quanto viene letto come la prima grande vittoria della democrazia sulla dittatura finanziaria che strozza gli europei da quanto la moneta unica ha sostituito quelle nazionali degli stati che deciserto di entrare nell'euro e non solo in Europa come è il caso dell'Inghilterra che si è ben guardata di privarsi della sterlina e sta pensando di fare un referendum per chiedere ai suoi cittadini se voglio continuare a far parte dell'Europa o preferiscono uscirne. Referendum dall'esito alquanto scontato se si facesse davvero, gli inglesi diranno quasi certamente di uscire dall'Europa con buona pace di tutti anche per via del problema degli sbarchi di immigrati sulle coste del mediterraneo cui l'Europa vorrebbe porre come soluzione di imporre di accogliere un tot di immigrati a ogni nazione dell'Unione e già Cameron ha detto che non se ne parla proprio!Non a caso questa sera si incontreranno in un summit bilaterale a Parigi il Presidente Hollande e la cancelliera Angela Merkel per decidere quale strategia adottare nei confronti della Grecia a seguito del risultato referendario. Solitamente quando si trattava di prendere decisioni importanti per l'Europa gli incontri era trilaterali tra Germania, Francia e Germania. Il fatto che oggi si vedranno solo Francia Germania è un segnale chiaro su quale sono le intenzioni britanniche.Quel che lascia sgomenti è il fatto che nessun altro capo di governo sia stato invitato a partecipare a questo incontro che precede la riunione dell'eurogruppo di domani cui parteciperà anche Renzi.Per quale motivo la Merkel e Hollande si vedano da soli per decidere quella che poi dovrebbe essere una soluzione comunitaria non si capisce proprio se non considerando l'Europa come feudo della Germania e la Francia sua paladina. Il resto degli stati, sia che facciano parte dell'euro sia solo dell'Unione, altro non sarebbero che meri servi il cui scopo sarebbe semplicemente quello di chinare il capo alle decisioni della Germania sussurrando “obbedisco”!Il referendum in Grecia, che gli appartenenti alla troika mai avrebbero voluto si facesse in barba alla democrazia, ha evidenziato che la sovranità nazionale non può essere svenduta ai banchieri seppure quegli stessi ti hanno aiutato a lungo per evitarti il fallimento.La vittoria dei NO ieri ha esaltato gli spiriti liberi in quanto rappresenta la prima grande affermazione democratica sull'Europa delle banche. Purtroppo, reggendosi l'Europa sulle banche, sicuramente alla fine questa vittoria si risolverà in una vittoria di Pirro e Tsipras sarà costretto a abdicare al volere di Bruxelles per evitare l'ulteriore aggravarsi della situazione.Fino a quando il mondo si reggerà sul potere economico, la democrazia, soggetto filosofico e sociale cui tutti auspichiamo perché rappresenterebbe l'essenza della perfezione civile nel mondo con la maggioranza del popolo che la fa da padrone e dove i politici, espressione della volotntà popolare, sono servi del popolo, si risolverà in un piacevole sogno da cui nessuno vorrebbe mai ridestarsi.Purtroppo, prima o poi, tutti siamo costretti a dover fare i conti con realtà, ci piaccia o no. Ma è altrettanto giusto combattere con tutte le proprie forze per affermare un ideale, un sogno.È quanto stanno facendo Tsipras e i greci, pur sapendo che alla fine dovranno chinare il capo davanti ai mostri della finanza e dire quel fatidico Sì se non vorranno morire di fame.Per ora hanno detto NO e la reazione stizzita dei mostri della finanza a questo diniego è una grande vittoria democratica, seppure una vittoria di Pirro. Ma nella vita anche le vittorie di Pirro servono a infondere coraggio negli uomini.Ed è forse questo che il motivo per cui il NO dei greci spaventa i poteri forti: SE IL POPOLO PRENDE CORAGGIO DIFFICILMENTE LO SI POTRA' ADDOMESTICARE!