LA VOCE DI KAYFA

ALLUVIONE DI ROSSANO, DI CHI È LA COLPA?


 Non bisogna essere né un geologo, né un indovino per comprendere che l'alluvione che alcuni giorni fa ha colpito la costa ionica della Calabria, mettendo a tappeto i comuni di Rossano e Corigliano Calabro, non deve attribuirsi alla forte intensità della pioggia, bensì all'inettitudine e, probabilmente, all'opportunismo e all'ingordigia di una classe politica, locale e nazionale, la quale ha consentito che nel corso degli anni a Rossano - e in tante altre zone della Calabria, così come del paese intero - contro ogni logica preventiva, si costruisse a ridosso del torrente Citrea che, ingrossatosi per la pioggia, ha rotto gli argini e invaso il paese causando fortunatamente danni solo alle cose.Dicevo che non bisogna essere né un geologo né un indovino per comprendere quali sono le vere cause dell'alluvione di martedì perché anche la Calabria è considerata una zona a alto rischio idrogeologico. Si ricordi l'alluvione che nel 2000 colpì Soverato, invasa dalle acque del torrente Beltrame, distruggendo il camping Le Giare e causando la morte di 13 persone.Nonostante questi tragici trascorsi, dopo l'alluvione di martedì, da più parti si ricorda che in Calabria il piano di assetto idrogeologico, lo strumento di perimetrazione delle aree a rischio, è fermo al 2002.Senza contare che l'Italia è il paese che ha “introdotto nel proprio ordinamento giuridico il condono edilizio. Una vergognosa esclusiva nazionale di cui in passato si sono serviti soprattutto i governi di centrodestra – c'è chi sostiene per tornaconto elettorale -, dando la possibilità a chi abbia costruito abusivamente, autodenunciandosi, di pagare una piccola ammenda per trovarsi a posto con legge, e dunque con la casa legalizzata, seppure avesse costruito in aree a rischio come rive di fiumi, torrenti o falde di un vulcano attivo qual è il Vesuvio.Com'era prevedibile, anche a Rossano e Corigliano Calabro è iniziata la passerella di autorità “accorse” sul luogo del disastro per portare la solidarietà del governo o del proprio partito alle popolazioni colpite.Il Ministro dell'Ambiente Galletti, giunto ieri a Rossano, ha garantito che il governo combatterà tale abusi e farà di tutto per fare chiarezza su eventuali responsabilità del disastro.Nell'attesa di conoscere gli sviluppi dell'inchiesta, un dubbio ci glie: poiché da più parti si vocifera di un nuovo Patto del Nazareno tra Renzi e Berlusconi per portare avanti la riforma del Senato, diventa difficile credere che alle parole di Galletti, delle quali non mettiamo minimamente l'onestà intellettuale, seguiranno i fatti.Per Berlusconi, che nasce come imprenditore edile, da sempre il valore assoluto e inattaccabile della casa di proprietà è un cavallo di battaglia politica. Fa niente se abusiva e costruita in zone a rischio. Una soluzione si troverà sempre, magari un bel condono edilizio con buona pace degli ambientalisti e di chi vorrebbe che certe tragedie non si verificassero più!