LA VOCE DI KAYFA

ANCHE PER VITTORIO CASAMONICA VALE IL GARANTISMO


A questo punto la domanda nasce spontanea: se davvero il fu Vittorio Casamonica - i cui funerali celebrati il 20 di agosto in pompa magna con tanto di carrozza tirata da sei cavalli neri, banda che intonava il tema della colonna sonora del padrino, elicottero che gettava dall'alto petali di rosa stanno suscitando clamore e polemiche a livello politico e ecclesiastico - era un boss della mafia romana, e molti dei presenti al suo funerali erano altrettanti criminali, le autorità, in primis il Ministro degli Interni Alfano al cui ministero è delegata la sicurezza dei cittadini, dovrebbero spiegare perché il boss fosse in libertà anziché detenuto nelle patrie galere al pari di molti che erano al seguito del suo feretro.Dico questo perché ascoltando e leggendo da più parti le dichiarazioni di politici e autorità, locali e nazionali, indignati per lo sfarzo dei funerali e per i manifesti affissi sulla facciata della chiesa dove si sono celebrate le esequie inneggianti a “Casamonica re di Roma”, traspare molto chiaramente che tutti costoro diano per scontato che il defunto fosse veramente un boss mafioso. Diversamente non si comprende la relazione sul funerale che il Prefetto di Roma Gabrieli presenterà al Viminale in cui spiega gli errori commessi nella gestione dell'evento. Da qui si ripropone l'agghiacciante quesito: com'è possibile che un boss della mafia fosse libero? Com'è possibile che lo fossero altrettanti mafiosi e criminali presenti al suo funerale?Probabilmente, mi si risponderà, “perché non avevamo prova né dei suoi crimini né ne abbiamo di quelli degli altri!”Bene! Ma allora, visto che viviamo in uno stato di diritto in cui la presunzione d'innocenza è prevista dalla Costituzione fino al terzo grado di giudizio e pertanto, fino al sopraggiungere della sentenza definitiva, un imputato deve ritenersi innocente - come non mancano mai di ricordarcelo fino alla noia, invocando il garantismo, molti di quegli stessi politici e autoritàche oggi si indignano per la maestosità dei funerali di Casamonica, quando un politico finisce sotto inchiesta e c'è chi ne invoca le dimissioni perché dia un segnale di rispetto verso le istituzioni ai cittadini anziché alimentare negli stessi la convinzione che stia in politica per fare gli affari propri e quelli di pochi intimi anziché curare gli interessi pubblici – se non avete prove dei suoi crimini, né che fosse un boss della mafia, come invece pare date per scontato, perché vi indignate per lo sfarzo dei suoi funerali?Il garantismo previsto dalla costittuzione vale solo per voi e non per tutti gli altri cittadini, Casamonica incluso?Vittorio Casamonica era un libero e onesto cittadino, e dunque la sua famiglia era libera di celebrarne i funerali come meglio credeva. Viceversa, se davvero fosse stato un boss della mafia e voi lo sapevate, come traspare dall'imbarazzo che mostrate per il modo con il quale se ne è celebrata la fine, oltre a essere ipocriti, e questo già non vi farebbe onore, quel che sarebbe peggio è che sareste collusi con la criminalità perché ne conoscete i capi ma non fate nulla per arrestarli o renderli inoffensivi!Magari ci andate a pranzo insieme, come risulta dalle inchieste su Mafia Capitale!