LA VOCE DI KAYFA

MISTERO


Era lì, seduto su quella panchina, piangeva singhizzando.Con pudore mi avvicinai. Per un attimo sollevò lo sguardo ad incontrare il mio, quindi lo abbassò, copiose le lacrime gli solcavano il viso.A lungo fissai il suo volto segnato da rughe profonde, non era vecchio ma doveva aver sofferto tanto nella vita.Mentre piangeva, le labbra sussurravano un nome incomprensibile. Cercai in ogni modo di capire quel che dicevano ma era impossibile.All'improvviso si girò a guardarmi con aria interrogativa."Che vuole da me?" domandò"Perché piange?""E' la prima volta che vede un uomo piangere? Lei non piange mai?""Da tempo non verso più una lacrima. L'ultima volta che lo feci fu quando la donna che amavo mi lasciò!"Ascoltandomi, l'uomo si passò la mano sul viso, asciugandosi le lacrime."Perché la lasciò?""Non sopportava che quando ci vedevamo, la desiderassi come un ragazzino. Le sarebbe piaciuto che quando ci incontravamo le ragalassi una rosa e le declamassi poesie. Si figuri, se tutto andava bene, ci vedevamo ogni quindici giorni. Ma spesso capitava che passasse anche un mese o di più prima di rivederla. Mi spiega come petevo non desiderarla, quando finalmente la incontravo, dopo averla a lungo cercata col pensiero?"L'uomo non rispose, si alzò dalla panchina e si allontanò, seguito dal mio sguardo dubbioso. Poco dopo lo rividi ritornare, stringendo una rosa nella mano."La mia mi ha lasciato perché quelle rare volte che ci vedevamo, anziché desiderarla come un ragazzino, le portavo una rosa e le declamavo poesie! Porti questa rosa alla sua donna, se l'ama davvero vedrà che capirà e ritornerà da lei!"Presi la rosa e feci per andar via. L'uomo mi chiamò."Ehi, amico, vuole vedere quanto è bella?" disse, tirando fuori una foto dal portafoglio. Dopo aver fissato a lungo l'istantanea, gettai la rosa sul selciato e mi allontanai. L'uomo mi raggiunse correndo, con la rosa nella mano."Perché?" mi domandò."La donna per cui lei ora si dispera è la stessa per cui allora io mi disperai!" feci rabbioso.L'uomo mi fissò sgomento."Che significa tutto ciò?" mormorò, torturando il fiore tra le mani."Non lo so!" risposi semplicemente e andai via