LA VOCE DI KAYFA

MARINO ATTACCA I CASAMONICA E INGUAIA IL PD


È comprensibile la pubblica indignazione suscitata dalla puntata di Porta a Porta andata in onda l’altra sera dove come ospiti erano presenti  la nipote e il figlio di Vittorio Casamonica, il presunto boss di Roma morto a fine agosto  il cui funerale in pompa magna  - carro tirato da sei cavalli neri, banda musicale che intonava le note de Il Padrino,elicottero che lanciava dall’alto sul carro col feretro petali di rose, dopo aver deviato dal piano di volo senza che nessuno intervenisse, alimentando di conseguenza dubbi sulla sicurezza dell’urbe in vista del giubileo – tanto scalpore suscitò e continua a suscitare in quanto la sua sontuosità, unitamente all’assoluta mancanza di controlli da parte delle forze dell’ordine,  svelò al mondo intero il potere dei Casamonica a Roma.Dare voce a due rappresentati, seppure incensurati come ha tenuto a precisare Vespa, di quella che da più parti è ritenuta una delle famiglie dedite alla gestione del  crimine nella capitale, affinché esponessero e  difendessero le proprie ragioni a tutela degli  interessi familiari - regalando loro un’ulteriore e insperata visibilità dopo quella che già gli era stata concessa all’indomani dei funerali e delle polemiche che ne derivarono partecipando a diversi talk show per chiarire che quel genere di funerale fa parte della tradizione sinti cui loro appartengono -, se da un lato è diritto di informazione, dall’altro ha ingigantito oltre ogni misura agli occhi dell’opinione pubblica l’immagine dei Casamonica. La loro presenza in quella che da tutti è ritenuta una sorta di terza Camera dello stato implicitamente ne ha ulteriormente ingigantito la figura e, conseguentemente, il potere!In tal senso concordo pienamente con il sindaco di Roma Ignazio Marino il quale, presente ieri sera da Lilli Gruber a Otto e Mezzo, nel chiarire la propria indignazione sulla presenza dei Casamonica da Vespa espressa in un’intervista a La stampa, ha spiegato che avendo il mezzo televisivo il potere di rendere famosi, presenziando da Vespa i Casamonica hanno aumentato la propria potenza.Peccato che poi il sindaco abbia dato voce al proprio pensiero e senza mezzi termini abbia accusato in diretta televisiva i Casamonica di essere dei criminali, dando l’impressione di conoscere bene a quali attività illecite siano dediti. Affermando che subito dopo la sua elezione a sindaco ha iniziato a denunciare che a Roma c’è la Mafia.Essendo Marino un uomo del PD il cui segretario Renzi è anche il Presidente del Consiglio, lascia interdetti che il partito di maggioranza e il suo segretario, malgrado gli appelli e le denunce del sindaco, non abbiano mosso un dito per risolvere la questione criminalità a Roma.Gli scandali di Mafia Capitale, visto il coinvolgimento diretto nella vicenda di alcuni rappresentanti del PD,  alimenterebbero il dubbio che le denunce di Marino siano lasciate sfociare volutamente nel vuoto per non scoperchiare un calderone il cuoi contenuto, se svelato, avrebbe messo in crisi il PD, indotto allo scioglimento del comune, imposto nuove elezioni e, presumibilmente, portato alla vittoria il M5S inviso alla cricca di lestofanti di Mafia Capitale perché, stando alle intercettazioni in cui si ascoltano le loro conversazioni, i cinque stelle sono incorruttibili.Se davvero così fosse, ciò spiegherebbe anche il perché, malgrado le pressioni all’interno del proprio partito, perfino del suo stesso segretario Renzi, Marino sia rimasto al suo posto nella costernazione generale.Come lo si poteva smuovere dall’incarico se egli aveva lanciato l’allarme ma nessuno lo aveva colto per evitare il peggio? Ossia svelare al mondo intero che anche a Roma c’è la mafia e la politica, PD incluso, ci va a braccetto senza alcuno scrupolo?