LA VOCE DI KAYFA

MISS ITALIA, LA GAFFE RISPECCHIA IL PAESE


Per quanto in tanti si stiano affannando a gettare acqua sul fuoco al fine di stemperare le polemiche alimentate dalla risposta di Miss Italia 2015, Alice Sabatini, a chi le chiedeva in che epoca le sarebbe piaciuto vivere - “Avrei voluta essere nata nel 1942 per vivere la Seconda Guerra mondiale. Ma tanto il militare non l'avrei fatto perché sono donna." - è inutile negare che attraverso tale affermazione la signorina ha manifestato, seppure inconsciamente, assoluta ignoranza in senso storico, anagrafico e insensibilità nei confronti di quanti, avendo invece vissuto l'epoca in cui lei sarebbe voluta nascere, (quindi l'avrebbe vissuta in maniera molto labile poiché, nascendo nel 1942, sarebbe stata neonata o poco più che bebè, e quindi non avrebbe rischiato di andare in guerra se fosse stata maschio. Meglio se avesse risposto, “sarei voluta nascere a cavallo tra gli anni venti e trenta per vivere la seconda guerra mondiale), hanno provato in prima persona gli orrori della guerra sacrificando la propria vita o vedendo sacrificare quella dei propri cari!Cercare di sminuire una simile amenità, per quanto a pronunciarla sia stata una diciottenne, significa volere difendere non tanto il personaggio bensì una manifestazione che, a detta di tanti, da più di settanta anni incarna uno spaccato d'Italia.In questi termini immaginare che in Italia vi siano persone che, al pari della Sabatini, sarebbero volute nascere nel 1942 per vivere l'epoca della Seconda Guerra Mondiale (ripetiamo che a tal fine meglio sarebbe stato nascere a cavallo tra gli anni venti e trenta...) significa implicitamente dichiarare che in Italia tante persone sentono nostalgia della guerra e del fascismo.Ed è quindi chiaro il motivo per cui negli ultimi trent'anni si sono ripresentate periodicamente alla guida del paese leader politici che per il modo di governare autoritario, mostrando spesso il disprezzo delle regole sancite dalla Costituzione pur di affermare i propri principi, hanno incarnato nell'immaginario collettivo la figura di un duce, nel senso di padre/padrone del paese pronto a sacrificarsi per il bene della patria, pur non essendo l'Italia una Repubblica Presidenziale: Craxi/Berlusconi/Renzi docet!A riguardo si ricordi che nel 1994 per giustificare la propria decisione di scendere in politica, in un video Berlusconi, rivolgendosi alla nazione, si dichiarò disposto a bere “l'amaro calice” pur di evitare che il paese finisse nelle mani dei comunisti.Personalmente non ho nulla contro manifestazioni come Miss Italia. Purché gli organizzatori abbiano il buon senso di evitarci di ascoltare dalle concorrenti simili “sciocchezze”.Se Miss l'Italia riflettesse davvero uno spaccato del paese, e dunque degli italiani, è evidente il motivo per cui come popolo ci ritroviamo con le con le pezze al culo.Come non si stancava mai di ripetere Enzo Biagi, “ogni popolo ha il governo che si merita”. Seppure glielo hanno imposto, com'è il caso dell'attuale!